La Procura di Palermo ha aperto un’indagine sulla morte di una donna di 52 anni deceduta lunedì dopo essere andata al pronto soccorso dell’ospedale Villa Sofia di Palermo lamentando dolori al torace.

La donna, accompagnata da un nipote, è uscita con una ricetta medica su carta bianca in cui le veniva prescritto un farmaco a base di omeprazolo, generalmente consigliato per patologie gastriche.

Al pronto soccorso le sarebbe stato fatto un elettrocardiogramma che avrebbe dato esiti negativi, ma non sarebbero stati fatti gli esami ulteriori per la diagnosi di problemi cardiaci.

Tornata a casa la donna è morta stroncata da un infarto. Il nipote ha presentato denuncia. Oggi il pm titolare dell’inchiesta, Roberto Tartaglia, darà l’incarico al medico legale per l’esecuzione dell’autopsia.

Dall’azienda sanitaria fanno sapere che la signora S.B. di 52 anni si è presentata nel pomeriggio di domenica 18 febbraio al Pronto Soccorso del Presidio Villa Sofia lamentando dolori al torace.

Ammessa immediatamente al triage è stata sottoposta ad elettrocardiogramma, ancor prima di essere registrata, al fine di velocizzare al massimo l’iter assistenziale. L’elettrocardiogramma ha dato esito negativo.

A questo punto la signora ha volontariamente abbandonato il Pronto Soccorso lasciando il personale sanitario nella impossibilità persino di effettuare la registrazione dei dati anagrafici e di proseguire l’iter diagnostico con i controlli del caso.

Viene riferito che la Signora avrebbe abbandonato il Pronto Soccorso insieme al nipote che l’accompagnava.

E proprio su quanto accaduto è la stessa azienda ospedaliera a diramare una nota ufficiale: “La signora S.B. di 52 anni si è presentata nel pomeriggio di domenica 18 febbraio al Pronto Soccorso del Presidio Villa Sofia lamentando dolori al torace – si legge -. Ammessa immediatamente al triage è stata sottoposta ad elettrocardiogramma, ancor prima di essere registrata, al fine di velocizzare al massimo l’iter assistenziale. L’elettrocardiogramma ha dato esito negativo. A questo punto la signora ha volontariamente abbandonato il Pronto Soccorso lasciando il personale sanitario nella impossibilità persino di effettuare la registrazione dei dati anagrafici e di proseguire l’iter diagnostico con i controlli del caso. Viene riferito che la Signora avrebbe abbandonato il Pronto Soccorso insieme al nipote che l’accompagnava”.