Hanno accolto i piccoli in arrivo all’hub per il vaccino

Vaccinazioni pediatriche, supereroi e Babbo Natale al padiglione dei bambini della Fiera

Un’altra giornata speciale al padiglione dei bambini della Fiera del Mediterraneo. Stamattina, all’edificio 20A dell’hub, convertito dal 16 dicembre in centro vaccinale pediatrico, sono arrivati ospiti illustri per i piccoli vaccinandi under 12.

Capitan America, Superman, le principesse delle fiabe e Babbo Natale hanno accolto i bambini in arrivo all’hub per il vaccino. Erano gli educatori professionali della Fiera e i volontari dell’associazione “Regalami un sorriso” che, per un giorno, si sono offerti di portare allegria e spensieratezza ai più piccoli utenti dell’hub.

Il 16 dicembre l’esordio delle vaccinazioni pediatriche in Fiera

Sorrisi, giochi, prevenzione. Tutto è partito lo scorso 16 dicembre con l’apertura della vaccinazione under 12 (pediatrica) alla Fiera del Mediterraneo che è stata colorata come una grande festa.

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I protagonisti sono stati loro: i bambini. Nessuna paura nel varcare la soglia del padiglione 20A: accompagnati da mamma e papà, alcuni da un solo genitore, si sono subito accomodati ai banchi della pre-accettazione, attorniati da puzzle e album da disegno.

Ad accoglierli, gli operatori sociosanitari e gli educatori professionali della Fiera del Mediterraneo e una schiera di clown dell’associazione Pensiamo in positivo, che hanno portato musica e ancora più allegria.

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Mattia Cernigliaro, 7 anni, è stato il primo a ricevere l’iniezione. Appena un filo di spavento per l’ago, ma subito dopo era sullo scivolo a giocare. La sorellina Maria, 9 anni, si è vaccinata insieme a lui, per poi correre con Mattia a lasciare l’impronta colorata della sua mano sulle pareti dei corridoi vaccinali.

C’è chi ha approfittato per scattare un selfie con i falchi all’esterno del padiglione. Ma anche chi si è nascosto nella casetta dell’area parco fornita dalla Sire Srl; chi ha fatto incetta di dolci, come (giusta) auto-ricompensa. Il vaccino, alla fine, è diventato parte di un grande gioco, che ha divertito e intenerito anche medici e infermieri, molti dei quali con esperienza in reparti pediatrici.

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