• Caritas al lavoro per garantire i vaccini agli stranieri invisibili
  • Instaurata rete col Centro Astalli, Medici Senza Frontiere e medici cattolici
  • Interlocuzione anche con Asl
  • Don Sergio Ciresi “Speriamo di poter partire a metà giugno”

Vaccinare senza dimora e immigrati in condizioni di vita precarie. È l’obiettivo della Caritas di Palermo. Dopo aver somministrato le prime vaccinazioni ai senzatetto, già coinvolti un centinaio ai quali è stato inoculato il siero monodose Johnson & Johnson, sta lavorando per poter garantire i vaccini agli stranieri “invisibili” attraverso la campagna della Cei “Io accolgo”.
Lo riferisce il vicedirettore di Caritas Palermo don Sergio Ciresi spiegando che è stata costituita, per questo obiettivo, una rete con il Centro Astalli, l’ente dei Gesuiti che si occupa i rifugiati, Medici Senza Frontiere e alcune realtà di medici cattolici.

“Speriamo di poter partire con vaccinazioni a metà giugno”

C’è una interlocuzione con la Asp e per questo “speriamo di poter partire con queste vaccinazioni a metà giugno” auspica il sacerdote della Caritas spiegando che si tratta di persone che vivono in condizione precarie e che da sole difficilmente potrebbero prenotarsi il vaccino. Continua intanto la campagna per i senzatetto che ha interessato anche la comunità Missione, Speranza e Carità di Biagio Conte.

La diffidenza sta scomparendo

“Abbiamo sollecitato a somministrare vaccini non solo ai senza dimora che vivono o si appoggiano alle nostre strutture ma anche a quelli che vivono per strada. Qualche diffidenza all’inizio c’era – confida padre Ciresi – ma ora con il passaparola stanno tornando anche coloro i quali all’inizio avevano rifiutato per paura di vaccinarsi”.