• Stop alle vaccinazioni ai magistrati
  • Stop alle vaccinazioni degli avvocati
  • Vaccinazioni per i soggetti deboli

La notizia è arrivata direttamente dall’assessore Ruggero Razza. Le vaccinazioni per gli avvocati e i magistrati sono state bloccate in Sicilia.

Lo stop alle vaccinazioni dei magistrati

Le Corti di appello della Regione, infatti, hanno ricevuto una lettera a firma dell’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza in cui si annuncia il blocco delle somministrazioni che in alcuni tribunali era già iniziata.

“Alla luce delle nuove disposizioni – si legge nella lettera di Razza – che hanno efficacia cogente su tutto il territorio nazionale, a prescindere dalla valutazione che ciascuna regione può compiere, devo rappresentarle che a far data da lunedì 15 marzo si procederà unicamente nel rispetto delle categorie di priorità indicate, mediante contatto con il call center”.

A Catania restano, ad esempio, fuori tutti i magistrati giudicanti ma anche il personale perché avrebbero dovuto iniziare le somministrazioni lunedì. Sono stati invece vaccinati tutti i pm della Procura e i pg della Procura generale. Lo stesso a Ragusa e Siracusa. Anche a Palermo erano iniziate le vaccinazioni ma resteranno fuori moltissimi magistrati, alla luce delle nuove disposizioni.

Le proteste degli avvocati

Contro l’interruzione delle vaccinazioni protestano gli avvocati una “umiliazione per il comparto giustizia”, la definisce in una nota il presidente dell’Unione degli Ordini forensi dell’Isola, Giuseppe Di Stefano, che si chiede pure se sia “opportuno che taluni servizi, definiti essenziali, debbano continuare con solerzia ad assicurare la loro funzione alla collettività oppure se possano soffrire di un qualche rallentamento, una qualche battuta di arresto, una qualche limitazione operativa”.

Di Stefano chiede dunque un ripensamento alla politica non solo locale, perché la decisione dell’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, è stata adottata “in ossequio al Piano nazionale vaccini, ma il problema – prosegue Di Stefano – è diverso e più ampio. Gli avvocati sono stati chiamati a vaccinarsi soltanto perché facenti parte del comparto giustizia, assieme ai magistrati, ai cancellieri e agli operatori amministrativi dei tribunali. Non abbiamo richiesto ne’ preteso alcunché’ e men che meno privilegi vaccinali”.

Campagna vaccinazione per le persone vulnerabili

Intanto prenderà il via la prossima settimana in Sicilia la campagna di vaccinazione anti-Covid per le persone “estremamente vulnerabili”. Si tratta di una platea che complessivamente interessa circa 500 mila cittadini. La struttura dell’assessorato regionale della Salute – alla luce dell’aggiornamento del Piano vaccinale nazionale (varato lo scorso 10 marzo) e tenendo conto delle priorità definite e delle indicazioni relative all’utilizzo dei vaccini disponibili – sta procedendo infatti all’organizzazione delle prenotazioni per i cittadini che rientrano nella categoria “estremamente vulnerabili”, cioè persone affette da condizioni di danno d’organo preesistente o che in ragione di una compromissione della risposta immunitaria a Sars COv2 hanno un rischio particolarmente elevato di sviluppare forme gravi o letali di Covid-19.

Si tratta del secondo importante step su un target fragile: la Sicilia, infatti, già lo scorso 2 marzo ha avviato la campagna di somministrazione del vaccino sui disabili gravissimi ed i loro caregiver, gli assistenti. La prenotazione della vaccinazione potrà avvenire tramite la piattaforma telematica messa a disposizione dalla struttura commissariale nazionale, gestita da Poste Italiane. Ovviamente, per i cittadini che, per condizioni di salute certificate, non potranno recarsi nei punti vaccinali territoriali, sarà possibile prenotare la vaccinazione a domicilio, tramite call-center.

In linea con il nuovo piano vaccinale varato dal governo nazionale, prosegue la vaccinazione dei siciliani over 80, della fascia 70-79 anni, del personale scolastico e universitario docente e non docente, delle forze armate di polizia e del soccorso pubblico, dei servizi penitenziari italiani, delle comunità residenziali. Infine, seguendo le disposizioni del nuovo piano nazionale che ha bloccato di fatto la somministrazione del vaccino sul target dei cosiddetti “servizi essenziali”, anche in Sicilia si proseguirà con le vaccinazioni programmate per età anagrafica e non per categoria.