Non cambiano le indicazioni per il vaccino Vaxervia ovvero per Astrazeneca. L’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco conferma l’autorizzazione di AstraZeneca da 16 a 59 anni ma conferma anche la raccomandazione per l’uso solo sopra i 60 anni.

AstraZeneca resta vaccino indicato sopra i 60anni

La precisazione degli esperti italiani arriva proprio mentre il Commissario straordinario per l’emergenza Covid19, il Generale Figliuolo, spinge per l’uso proprio di Astrazeneca nei 50enni e chiede al Cts di pronunciarsi in merito. Ma il Comitato tecnico scientifico si rifà alle indicazioni. Dunque il vaccino è somministrabile ma non indicato.

La Sicilia lo somministra ugualmente ai 50enni

Tutto questo proprio nel giorno in cui la Sicilia avvia le somministrazioni proprio di Astrazeneca ai 50enni in buona salute. L’avvio delle somministrazioni ai 50enni è già iniziata, in realtà, ma solo per chi ha patologie che hanno consigliato altri vaccini.

AstraZeneca ai 50enni solo su base volontaria

Per scavalcare il problema nell’isola la somministrazione di AstraZeneca avviene nel rispetto di una ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci del 5 maggio scorso ma solo su base volontaria. Non a tutti è chiaro, infatti, che il cinquantenne siciliano in buona salute prenotando la dose AstraZeneca è invitato a compilare ben 5 diversi moduli fra cui c’è l’espressa dichiarazione di sottoporsi al vaccino con AstraZeneca volontariamente.

Non è chiaro a tutti

La Regione lo specifica in una comunicazione di ieri sera nella quale fa il punto: prosegue la campagna delle vaccinazioni nei 65 punti dell’Isola predisposti dalla Regione Siciliana e continuano ad arrivare le prenotazioni da parte dei cinquantenni: su base volontaria, ai soggetti senza patologie, sarà somministrato Astrazeneca; per i fragili restano disponibili Pfizer e Moderna.

La Sicilia resta ultima per vaccini somministrati

Ma intanto la Sicilia attende ancora di svoltare sulla campagna vaccinale: anche ieri è rimasta ultima, stavolta secondo l’indice YouTrend, che valuta la situazione fino al 10 maggio e prende in considerazione non i numeri assoluti dei vaccini somministrati, ma cinque parametri che comprendono anche le dosi fatte rispetto al numero di fiale ricevute. Secondo questo indice, la Sicilia totalizza 55 punti (su un totale di 100), dietro alla Calabria, 58. La media nazionale si attesta a 74 punti.

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