- La Commissione Europea non ha rinnovato il contratto con AstraZeneca per il vaccino anti Covid-19.
- Cosa succede a chi attende di concludere il ciclo vaccinale dopo la prima dose?
- E in caso di richiamo nel 2022?
La Commissione europea non ha rinnovato l’ordine per i vaccini anti Covid-19 con AztraZeneca oltre la scadenza dell’attuale contratto alla fine di giugno. Lo ha comunicato il commissario al Commercio interno europeo Thierry Breton. Sempre la Commissione europea, inoltre, ha avviato una causa contro AstraZeneca per i lunghi ritardi nella consegna delle dosi del vaccino.
Alla luce dello stop dell’Unione Europea, cosa succede a chi deve fare la seconda dose di AstraZeneca?
Ebbene, come riportato poco su, tra l’UE e AstraZeneca c’è, comunque, un contratto in vigore che prevede la consegna delle dosi pattuite. Un portavoce della Commissione Europea, infatti, ha preciatro che «il contratto resta in vigore fino alla consegna dell’ultima dose». Ricordando,però, come riportato da Repubblica, l’Italia attende 40 milioni di dosi nel 2021 e, al momento, ne ha ricevuto circa 6 milioni e 700mila.
Quindi, il ciclo vaccinale sarà completato senza alcun problema. Tra l’altro, l’AIFA (l’Agenzia Italiana del Farmaco) ha già fatto sapere che, almeno per quanto riguarda la seconda dose, non si procederà con la somministrazione di un vaccino differente.
Dal 2022, però, in caso di richiamo – un’eventualità molto concreta secondo molti esperti per effetto delle tanti varianti del coronavirus, quelle attuali e quelle che probabilmente compariranno – i vaccinati con AstraZeneca dovranno necessariamente ricevere la terza dose di un altro siero.
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