Perchè non rimuovere e far ruotare anche Salvo Cocina insieme agli altri dirigenti in scadenza secondo i limiti di permanenza stabiliti dall‘autorità anti corruzione? E’ la domanda retorica che si pone Davide Faraone che torna ad attaccare il Presidente della Regione all’indomani della sua lunga intervista a BlogSicilia.

Ruolo Cocina estremamente delicato

“Da un lato, il Presidente Schifani parla, meritoriamente, di rotazione nel rigido rispetto delle indicazioni dell’Anac sull’anticorruzione e quindi propone la rotazione dei dirigenti. Dall’altro, però, dimentica la regola rispetto ad alcuni burocrati, che vanno in deroga e vengono confermati nelle loro poltrone nonostante siedano in quei posti da tempo immemore. Incomprensibile più di tutte sarebbe la conferma di Salvatore Cocina a capo della Protezione civile regionale” dice Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera, che pone dubbi di varia natura sui motivi di questa scelta.

“Cosa c’è dietro? Perché resta al suo posto? Il settore che dirige è delicatissimo, spesso si spende in deroga alle normative d’appalto, senza evidenza pubblica e con grande discrezionalità. Le rotazioni in nome dell’anticorruzione vanno fatte ovunque, nel settore della protezione civile regionale è addirittura indispensabile. Però Cocina non viene toccato, nonostante i disastri sull’emergenza idrica e addirittura gli vengono estese le competenze. Tutto molto poco trasparente, tutto molto strano. Naturalmente, se qualche dirigente dovesse essere confermato in deroga alle prescrizioni Anac, presenterò un’interrogazione urgente alla Camera e all’anticorruzione”, conclude.

Ieri l’affondo sui rapporti con Tamajo

Ieri sera Faraone aveva posto l’accento sui rapporti fra Schifani e Tamajo sottolineando che che si tratta proprio di un suo ex compagno di partito “A me piace che Renato Schifani, presidente di regione di ‘nuova generazione’, in un’intervista, prima dica che il suo programma per l’attuazione ha bisogno di un arco di tempo decennale, poi, vedendosi minacciato dal giovane Edy Tamajo per la successione, gli dia lezioni di coerenza: ‘Lui non è tra i fondatori di Forza Italia per cui ha un’idea di centro come pendolo fra le due coalizioni, mentre io che ho fondato Forza Italia con Silvio Berlusconi, so che il partito ha scelto stabilmente il centro-destra’” aveva scritto Faraone sulle pagine social di Iv Sicilia.

“Un modo per dirgli ‘stai al tuo posto, prima di ambire alla presidenza della Regione devi far dimenticare la tua provenienza dal centro sinistra’. Suggerirei una risposta al buon Edy, effettivamente in passato iscritto al mio stesso partito, Italia Viva: ricorderei a Schifani che il governo di centro-sinistra, con Matteo Renzi presidente, nacque anche grazie alla scissione di alcuni parlamentari che lasciarono Forza Italia e abbandonarono Berlusconi e fondarono un nuovo partito. Era il 2015 e il capogruppo al Senato di quel partito si chiamava Renato Schifani. Alla faccia del pendolo e della collocazione stabile nel centro destra, alla faccia della coerenza” aveva concluso.