• Creare sviluppo e innovazione tramite un distretto della vela della Sicilia occidentale
  • La proposta che parte da Palermo
  • Una interessante tavola rotonda sul tema con un ricco parterre di ospiti
  • A lanciare l’idea la business community Palermo Mediterranea

Creare il primo distretto della vela della Sicilia occidentale, la proposta è partita da Palermo.
Con questo obiettivo si sono riuniti ieri sera, a Villa Tasca, amministratori, burocrati, sportivi, docenti e giornalisti presenti alla tavola rotonda sulla vela e il mare ideata e organizzata dalla business community Palermo Mediterranea. L’evento è stato trasmesso in diretta su BlogSicilia.

L’impegno di Palermo Mediterranea

L’occasione per discutere di Palermo ed il suo mare, e delle opportunità che il distretto della vela della Sicilia occidentale potrebbe rappresentare per l’intera Isola, è stata, come detto, la tavola rotonda dal titolo “Palermo città di mare? Un distretto della vela per vincere le sfide future”.
Alla domanda hanno cercato di rispondere i presenti. Ricco il parterre di ospiti, tra i quali Dario Nepoti, direttore di Palermo Mediterranea, una comunità che unisce attorno a una visione, per l’appunto comune di città, imprenditori e professionisti che vogliono agire per il cambiamento. Vuole farsi promotrice di una visione generale rispetto all’opportunità per il nostro territorio di riappropriarsi del mare, inteso come elemento centrale di una nuova economia che sia innanzitutto sostenibile.
Nepoti ha spiegato: “Palermo ci riuscirà e deve riuscirci, perché ha di fronte una sfida che è troppo importante. Da questa città può assolutamente partire una governance pubblico-privata per costruire il distretto della vela e del mare della Sicilia occidentale e siamo sicuri anche di riuscire a costruire e a lanciare l’idea del protocollo tra le città marinare per la tutela e per il benessere del nostro mare. Perché, ricordiamolo, un mare che muore è un mare che ci costringerà a essere noi i migranti del futuro. Di conseguenza questa città, che si affaccia sul mare, ha il dovere di proporsi come una città capace di costruirsi un futuro sul mare”.

Importanti eventi nazionali e internazionali

Un distretto della vela della Sicilia occidentale sarebbe una importante vetrina per l’organizzazione di eventi nazionali e internazionali. Ne è convinto Giuseppe Tisci, presidente della Lega Navale di Palermo che ha commentato: “E’ una importante opportunità che mette insieme persone concrete che possono davvero portare al salto di qualità per la Sicilia e per Palermo. Credo che il distretto della vela possa essere veramente il timone delle future organizzazioni di importanti eventi nazionali e internazionali portando a Palermo uno sviluppo sia sportivo che economico”.

Un distretto che potrebbe espandersi

Presente alla tavola rotonda anche l’assessore al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione siciliana, Manlio Messina che ha parlato delle potenzialità del distretto in termini di sviluppo turistico.
“Lo ritengo assolutamente fondamentale – ha detto -. Il governo regionale e il mio assessorato sono certamente al fianco di Palermo Mediterranea e di questa bellissima realtà che sta nascendo e che credo possa portare risultati importanti non solo per Palermo ma per tutta la Sicilia e che potrà espandersi anche nella Sicilia orientale”.

Il futuro di Palermo

Palermo si riappropria del suo mare e del suo porto con importanti progetti, tra i quali proprio il distretto della vela. Lo ha sottolineato Pasqualino Monti, presidente dell‘Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale. “Navighiamo, per usare un termine a me caro – ha detto Monti – tutti nella stessa direzione. Lo facciamo con tutte le istituzioni, lo facciamo con i privati e con chi in maniera associativa si impegna per raggiungere questi obiettivi. Siamo molto pragmatici e cerchiamo di costruire il futuro di un luogo meraviglioso che ci siamo impegnati a riqualificare, che è il porto di Palermo, per restituirlo alla città in maniera più degna”.

La crescita e lo sviluppo economico della Sicilia

“La Sicilia occidentale non è solo Palermo o solo una provincia. E’ una rete che va costruita all’interno di un percorso dove non possono stare solo gli attori pubblici”. Lo ha detto Paolo Petralia Camassa, assessore a Sport, Innovazione e Attività giovanili del Comune di Palermo. Ha proseguito Petralia Camassa: “Dobbiamo pensare a una prospettiva di sviluppo economico di questa terra. E’ necessaria una partnership pubblico-privata. Significa creare attrattività verso l’esterno, verso eventi che vengono anche dall’estero, impegnarci per una crescita internazionale”.

Palermo città liquida

Presente anche Maurizio Carta, urbanista e docente dell’Università degli Studi di Palermo. “Questo è stato un evento di grandissimo interesse, – ha spiegato – perché ha messo insieme visione e concretezza. Il mare per Palermo è qualcosa di più che soltanto una grande opportunità oppure il luogo dove si possono svolgere alcune iniziative. Io chiamo Palermo ‘città liquida’, perché il mare rappresenta per Palermo un elemento fondamentale della sua identità ma soprattutto della sua visione di futuro. Ragionare di Palermo in termini di città liquida significa che tutti gli spazi di Palermo, tutti gli elementi della città, non soltanto quelli prospicienti alla linea di costa devono concorrere e collaborare perché Palermo torni a essere una città di mare in cui il mare torna ad essere risorsa fondamentale della sua prosperità. Perché questo è il termine che dobbiamo tornare ad associare al mare per una città come Palermo. Prosperità capace di incentivare iniziative, attività, attrattività, e porta di uscita e porta di entrata. E soprattutto negli ultimi anni, grazie all’attività portuale, il mare, la linea del mare della città di Palermo si sta arricchendo di una serie di funzioni che la stanno facendo diventare la nuova spina dorsale della città. Un collegamento tra la città e il resto del mondo, tornando a far essere Palermo una città aperta al mondo, e che dal mondo riceve iniziative e opportunità e che è in grado di moltiplicarle e redistribuirle alla comunità”.

Nuovi corsi di laurea sul mare

Il mare è una risorsa fondamentale e il mondo accademico crede nel mare. Lo ha detto Antonio Mancuso, docente dell’Università di Palermo che ha annunciato: “Proprio per il prossimo anno accademico abbiamo istituito un nuovo corso di laurea nelle università di Palermo e Trapani, si tratta di Ingegneria delle Tecnologie per il Mare. Le università faranno di tutto, per supportare con le proprie competenze, questo nuovo percorso”.