• Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, visita stamane della commissione parlamentare Trasporti
  • L’apprezzamento della presidente Raffaella Paita: “Si sta lavorando bene, fiducia nella Sicilia”
  • Nuove risorse il il Sistema portuale della Sicilia occidentale

Visita stamane della IX commissione parlamentare (Trasporti, poste e telecomunicazioni) presso l’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale. Lo scopo della missione è stato quello di verificare la situazione dei porti e le esigenze infrastrutturali e finanziarie dell’area.

La delegazione in visita a Palermo

In visita a Palermo la presidente della commissione, Raffaella Paita, di Italia Viva, assieme ai colleghi deputati Paolo Ficara, Edoardo Rixi, Davide Gariglio, Giusi Bartolozzi, Marco Silvestroni, Francesco Scoma e Antonio Tasso.
I componenti della Commissione trasporti sono stati accolti negli uffici dell’Autorità di Sistema portuale della Sicilia occidentale dal presidente Pasqualino Monti, che ha presentato lo stato dell’arte dei porti del Sistema, e dal contrammiraglio Roberto Isidori, direttore marittimo della Sicilia occidentale e comandante della Capitaneria di porto di Palermo.

“Fiducia nella Sicilia”

La presidente della commissione Paita ha dichiarato: “La commissione Trasporti è venuta per ascoltare i progetti che sono stati portati avanti dal presidente Monti in questa comunità portuale così ricca e vivace. Abbiamo visto che il lavoro è stato enorme e che ci sono anche tanti altri progetti che in questo momento sono in fase di realizzazione, per i quali il Governo sta cercando di corrispondere con finanziamenti molto forti dentro il Pnrr. Tutti i progetti che sono in grado di rilanciare la portualità di Palermo sono stati sostenuti dentro il programma europeo di finanziamenti. Questo è un bel segnale perché significa due cose: la prima una grande fiducia nel ruolo della Sicilia e della portualità di questo territorio, il secondo è che in questo territorio c’erano i progetti pronti per poter essere realizzati entro il 2026 che è la condizione che l’Europa ci ha posto. Tutto questo è la dimostrazione che si sta lavorando bene, ed è la ragione per cui abbiamo voluto dedicare una grande attenzione alla Sicilia che continuerà. Noi siamo una commissione molto operativa, qui sono rappresentate tutte le forze politiche, e ci muoviamo volentieri nei confronti di quelle realtà che dimostrano dinamismo. La Sicilia non è più una cattedrale nel deserto.
L’alta velocità, i nuovi collegamenti, l’investimento sui porti, dimostrano il fatto che nel prossimo futuro, in questa parte d’Italia, si potranno fare grandi numeri dal punto di vista economico e dare un grande contributo al Paese, come peraltro questo territorio ha sempre fatto”.

Il porto di Palermo si riconnette alla città

Pasqualino Monti, presidente dell’AdSP della Sicilia occidentale ha premesso: “Il porto di Palermo deve riconnettersi alla città e alla comunità, sia dal punto di vista del servizio delle merci, sia in termini di porta d’ingresso di una città che è meravigliosa, e che quindi deve avere una propria dignità anche nelle strutture ricettive in ambito portuale. Stiamo lavorando con grande rapidità perché questo porto, così come gli altri del nostro Sistema, hanno bisogno di dare un segnale immediato. Penso che ci stiamo riuscendo. I cantieri sono rispettosi dei tempi che avevamo previsto, abbiamo il rispetto totale dei contratti, quindi mi sento di dire che le cose vanno molto bene”.

Tanti i progetti

Ha aggiunto ancora Paita: “In questo porto il tema principale è stato la capacità di ricreare un ordine delle funzioni, che riguarda lo sviluppo del settore crocieristico, lo sviluppo della cantieristica, e il ruolo importante di Fincantieri.
Un aspetto molto prezioso è la ricostruzione di una capacità di comunicazione, e poi c’è ovviamente il traffico commerciale. Su tutti questi punti ci sono progetti in corso, o progetti che devono partire. Mi pare che ci siano le condizioni per fare il salto di qualità auspicato. Poi naturalmente se verranno nuove idee al presidente Monti saremo disponibili ad ascoltarle e a provare a sostenerle. Qui le idee non mancano, anche dei parlamentari della zona che sembrano molto affiatati nel cercare di rivendicare con orgoglio il diritto di questo territorio a fare un salto di qualità in termini di modernizzazione e di crescita, non rinunciando a nessuna delle vocazioni originarie. Noi cerchiamo di rispondere con norme più snelle ed evitando l’eccesso di burocrazia. I decreti che sono in fase di approvazione o che sono già stati approvati dal Parlamento hanno in qualche modo creato le condizioni per velocizzare le opere nel nostro Paese seguendo modelli, come ad esempio quello di Genova, dove c’è stata una notevole capacità di ricostruzione partendo da una tragedia come quella che si è verificata”.

195 milioni per il Sistema portuale della Sicilia occidentale

“Aver avuto con noi la Commissione trasporti – ha concluso Monti – è un segnale importante che dimostra l’impegno del Governo, attraverso il Parlamento, nei nostri confronti e la fiducia riposta nel nostro operato. Il nostro impegno è quello di costruire un progetto credibile, in grado di far emergere le enormi potenzialità inespresse degli scali che compongono questa Autorità, e di convogliare le necessarie risorse. Non è un caso se, oltre ai 155 milioni destinati al rilancio della cantieristica navale nel porto di Palermo e alla realizzazione del sistema di interfaccia porto-città – lavori per cui sono stato nominato commissario dal presidente Mario Draghi – dal Pnrr sono arrivati ulteriori 195 milioni per il cold ironing – il processo che permette lo spegnimento dei motori navali durante l’ormeggio in porto, senza però far venir meno l’erogazione di energia richiesta da essa – in tutti e quattro i porti del Sistema, Palermo, Termini Imerese, Trapani e Porto Empedocle; per il consolidamento, a Palermo, delle banchine sud dei moli Piave e Santa Lucia e l’adeguamento statico della banchina Vittorio Veneto; per il consolidamento del molo sopraflutto all’Acquasanta e il completamento del molo foraneo nel porto dell’Arenella. A Trapani, invece, i fondi sono destinati ai lavori di dragaggio dell’avamporto e delle aree a ponente dello sporgente Ronciglio. Questa Authority ha chiuso l’anno della pandemia con un bilancio di 25 milioni di euro, le imprese private che operano in porto hanno assunto lavoratori, dimostrando che quando si produce economia reale si crea anche occupazione stabile. Lavoriamo, insomma, per rimettere la nostra portualità sulla strada dello sviluppo europeo con investimenti produttivi, riforme, cultura d’impresa, affondando le radici nell’attitudine al fare. Di più: al fare bene”.

La commissione ha anche visitato i principali cantieri del porto di Palermo, a bordo della motovedetta della Capitaneria di Porto.

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