E’ iniziata come sempre di buonora la giornata della famiglia Grassi. Alice e Davide già alle 7 del mnattino sono inv ia Alfieri dove 26 anni fa veniva ucciso il loro padre, Libero Grassi, il primo imprenditore che si ribellò pubblicamente al pizzo.

Il solito cartello scritto a pennarello ogni anno, la solita macchia di vernice spray rossa. Riocordano da sepre così quel delitto tremendo che li ha segnati. Non c’è più Pina Miasano la vedova di Liberoc he fu anche senatrice. Ma anche oggi ricordano e sottolineano l’importanza di ricordare Libero, un juomo che morì perchè abbandonato tanto dagli imprenditori quanto dallo Stato.

“Libero Grassi non solo si rifiutà di pagare ma stava raccogliendo proseliti nella lotta al racket. Fu questo uno dei motivi principali per i quali maturò la decisione di uccidere un uomo scomodo – dice il Presidente del Senato Pietro Grasso – Sappiamoc he il fenomeno non è scomparso. Sono diminuite le denunce. Si tratta di capire se questo dipende dal fattoc he il fenomeno è in calo o da un ritorno all’omertà, alla rassegnazione al pizzo che ormai comincia a non manifestare più òle caratteriostiche aggressive del passato”.

“Non ci sono più gli attentati incendiari e perfino lo steso attack nei lucchetti non è più usato come una volta. La mafia cambia e si sotterra ed evitando al violenza spera di riprendere in mano il fenomeno”.

Numerose le manifestazioni di oggi per ricordare Grassi. Alle ore 13.30 una mini-regata in barca a vela partirà dalla Cala e approderà al Teatro del Sole di Acqua dei Corsari, intitolato all’imprenditore antiracket, assassinato dalla mafia per essersi ribellato al pizzo.

A bordo i ragazzi coinvolti in un progetto di vela per l’inclusione sociale, organizzato da Lega navale, Addiopizzo e Comune di Palermo. Mentre alle 17.30 dal Nautoscopio parte una pedalata sempre alla volta del Teatro.

Il nome di Libero Grassi, inoltre, da oggi si lega a un luogo di Palermo diverso e distante da quello in cui fu ucciso. E’ stato infatti inaugurato il parco Grassi ad Acqua dei corsari. “Fino a un mese fa la zona del Teatro del Sole era una discarica – dice Alice Grassi – non si vedeva più l’anfiteatro. Sono stati spesi in passato circa cinque milioni di euro per la riqualificazione ma hanno rubato tutto quello che si poteva rubare. Poi è stato trasformato in discarica. In questi anni c’è stato un lungo contenzioso tra Demanio e Comune. Adesso dovrebbe prenderlo in gestione il Comune. Il posto è fantastico”.

“La città di Palermo oggi si riunisce per ricordare un grande uomo che voleva affermare il diritto di essere imprenditore in terra di mafia, diritto che gli è stato barbaramente negato dalla violenza, dal silenzio e dall’omertà in un tempo in cui la mafia aveva ancora il volto delle istituzioni” dice il sinbdaco Orlando.

“Oggi sicuramente quel tempo è alle nostre spalle – ha continuato Orlando – e anche se la mafia esiste ancora, non ha più il volto delle istituzioni e gli imprenditori onesti non vengono più lasciati soli. Il recupero del grande e splendido parco a lui dedicato ad Acqua dei Corsari è un modo per ricordare Libero Grassi e anche le bellezze di questa terra, libere finalmente dall’ipoteca mafiosa”.

Alla cerimonia di questa mattina erano presenti, tra gli altri, anche il presidente del Senato Pietro Grasso, il prefetto di Palermo, Antonella De Miro, il vice sindaco Sergio Marino e l’assessore alle Attività Produttive, Giovanna Marano.