Dovrebbe essere definita nei prossimi giorni la vertenza aperta dai sindacati che riguarda l’applicazione dell’accordo del novembre 2017, e finora non mantenuto, per Reset, l’azienda partecipata dal Comune di Palermo, con oltre un migliaio di lavoratori impegnati in servizi di manutenzione, portierato ed altro ancora. Si è concluso ieri a tarda sera l’incontro tra le organizzazioni sindacali confederali, il sindaco Leoluca Orlando, il vice sindaco e assessore alle aziende partecipate Sergio Marino, l’assessore al Bilancio Antonino Gentile con tutti i presidenti delle aziende Amat, Amap, Amg, Rap e Sispi.

“Nella riunione – spiegano Gianni Borrelli e Salvo Barone della Uil – sono state gettate le basi per l’aumento dei servizi da affidare a Reset e finalmente. Sarà attivata la mobilità aziendale di 80 dipendenti Reset che andranno alla Rap, di 17 autisti che andranno all’Amat con altri servizi aggiuntivi, 7 elettricisti andranno ad Amg, altri impiegati andranno alla Sispi, mentre il call center dell’Amap sarà gestito da Reset”. Inoltre, alla stessa società sarà assegnato, in fase di rimodulazione dei contratti di servizio, il cosiddetto “verde anomalo”, oggi gestito da Rap, cioè la pulizia delle erbacce che crescono spontaneamente lungo strade e marciapiedi. In questo modo il Comune di Palermo potrà assicurarsi ulteriori economie, offrendo un servizio più puntuale.

“Giovedì – concludono Borelli e Barone – i presidenti incontreranno il vice sindaco Marino per ratificare gli accordi presi ieri e successivamente potremo definire l’accorso con Reset in sede aziendale”. La chiusura di questo accordo permetterebbe a Reset di presentare il nuovo piano industriale, correlato da un accordo sindacale aziendale che prevede le 36 ore, i buoni pasto, il welfare e la riclassificazione del personale, da sottoporre all’assemblea dei soci, che sono, oltre al Comune, i presidenti delle aziende partecipate.

“Chiediamo solo il rispetto dell’accordo del 2017 sul passaggio da part time a tempo pieno e il giusto riconoscimento per questi lavoratori, che con senso di responsabilità, da anni, garantiscono servizi fondamentali per la città” dice, invece, Mimma Calabrò segretario generale Fisascat Cisl Palermo Trapani commentando l’incontro. Nessun accordo ancora è stato siglato, ma l’incontro ha segnato passi in avanti verso la soluzione della vertenza.

“Non si possono più tenere questi lavoratori in una condizione di disparità rispetto a quelli delle altre partecipate. Non ci sono lavoratori di seria A e di serie B, si tratta solo del riconoscimento di diritti”, aggiunge Calabrò.

Secondo il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana “si è trattato di un incontro interlocutorio ma che apre la strada per giungere finalmente alla soluzione della vertenza per questi lavoratori. E’ stata fondamentale la presenza dei Presidenti di tutte le partecipate, perché solo con la collaborazione fra tutte, sarà possibile non solo risolvere la vertenza Reset ma impostare anche un piano di rilancio delle aziende e dei loro servizi che sono essenziali per i cittadini”. Al centro della discussione la mobilità interaziendale per i dipendenti Reset verso altre aziende partecipate. Su questo Cisl e Fisascat hanno chiesto all’amministrazione comunale, tempi brevi per i passaggi già definiti (Amat e Rap) e di verificare il miglior percorso possibile per le altre ipotesi di mobilità. I presidenti delle partecipate hanno espresso la volontà di assorbire il personale individuando prima i vari profili professionali necessari alle attività delle proprie aziende, tenendo conto anche della possibilità che fra il 2019 e il 2020 potrebbero crearsi carenze di organico legate alla cosiddetta Quota 100, ancora non quantificabili perché la domanda di pensione è su base volontaria.

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