L’intenzione c’è ed anche una scadenza: marzo-giugno 2017. Potrebbe cominciare in primavera, e dall’ala di centrodestra, la lunga stagione delle primarie in Sicilia in vista delle Regionali 2017.

Lo strumento della consultazione della base per scegliere il candidato presidente si avvia a divenire strada maestra per quasi tutti gli schieramento, anche se prima dovranno essere consumati alcuni passaggi.

Nei giorni scorsi, ad esempio, il centrodestra ha avviato un tavolo per redigere una primissima bozza di un regolamento delle primarie da sottoporre a tutte le componenti della coalizione. A questo primo incontro hanno preso parte Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars, e l’ex sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli, che con Giusi Savarino sta seguendo la vicenda primarie per conto di #DiventeràBellissima.

Tuttavia per arrivare alla consultazione potrebbe essere necessaria una ricognizione fra le varie anime che oggi compongono la coalizione di centrodestra. Proprio il movimento che fa capo a Nello Musumeci, ad esempio, sarebbe intenzionato ad ufficializzare la candidatura a governatore dell’attuale leader dell’opposizione all’Ars entro la fine di gennaio, mentre Forza Italia pensa di individuarlo in febbraio dopo un’assemblea programmatica.

Ci sono poi il movimento Noi Con Salvini rappresentato in Sicilia dal deputato Angelo Attaguile, così come Sicilianazione ed FdI che potrebbero provare a candidare un proprio esponente alle primarie o convergere su un nome di un’altra formazione.

Dopo questi step si arriverà ad una scadenza naturale, cioè marzo 2017, per sottoporre candidati e proposte agli elettori di centrodestra avendo poi un tempo utile per affrontare la campagna elettorale.

Della questione primarie si parlerà in un confronto in programma in questi giorni fra il coordinatore di Fi, Gianfranco Miccichè e Marco Falcone, capo gruppo di Forza Italia all’Ars. Proprio quest’ultimo ha più volte sottolineato la necessità di riproporre in chiave regionale il cosiddetto ‘modello Caltagirone’, cioè quel rassemblement di forze di centrodestra, movimenti e forze centriste che hanno poi portato alla vittoria di Gino Ioppolo nella città di Sturzo.

Più complessa – o più semplice, a seconda delle prospettive – la situazione nel centrosinistra. Il Pd, ad esempio, deve ancora risolvere il nodo candidatura per le amministrative di Palermo in programma a maggio e dopo il ‘no grazie’ dell’ex assessore regionale Nino Caleca sta studiando percorsi alternativi che non potranno non passare dalle primarie a meno che non si trovi la quadra su un nome gradito a tutti.

Situazione analoga anche per la Regione dove sarà necessario comprendere se si andrà al voto politico entro l’estate 2017. Se fosse così il centrosinistra interpellerebbe la propria base subito dopo le elezioni nazionali, qualora invece dovesse essere rispettata la scadenza naturale della legislatura (2018) le primarie potrebbero essere celebrate già in giugno.

Al voto parteciperà certamente il governatore uscente Rosario Crocetta che è già in campo per la corsa al secondo mandato. Il presidente della Regione, che in un primo momento si era detto contrario, ora è pronto alla prima sfida convinto di portare argomenti e contenuti utili alla sua riconferma.

Il M5S, infine, consulterà attraverso la rete i propri iscritti entro l’inizio dell’estate per scegliere il proprio candidato governatore, in pole c’è sempre Giancarlo Cancelleri.

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