Dopo dirigenti generali e Riscossione Sicilia tocca alle ultime aziende partecipate vedere revocati i vertici e nominati quasi ovunque i nuovi. Ma se si risolve, per il momento, la situazione Seus 118 con una nomina che sarà forse seguita da un contenzioso legale, è invece rivolta per la revoca di Giuseppe Antoci dalla guida del Parco dei Nebrodi. Ventuno sindaci dei comuni dei Nebrodi, nel Messinese, la Fondazione Caponnetto e, eanche a dirlo, il senatore del Pd Giuseppe Lumia chiedono che non sia revocato l’incarico al presidente del Parco dei Nebrodi, provvedimento adottato dalla nuova giunta regionale siciliana guidata da Nello Musumeci.

I sindaci hanno scritto una lettera al governatore nella quale esprimono “preoccupazione. Dopo anni di commissariamenti abbiamo finalmente visto ripartire l’ente che è diventato volano di sviluppo e attrattiva turistica”. E sottolineano il riconoscimento ottenuto dal Parco con il Premio continentale per l’ambiente, “assegnato all’unanimità da ben 400 stati membri e mai ricevuto da un italiano e da un’area protetta italiana. Citare le battaglie sulla legalità che noi tutti, insieme al presidente Antoci, abbiamo portato avanti in questi anni sarebbe semplice”. Per la Fondazione Antonino Caponnetto, “Antoci ha operato molto bene ed al di sopra delle parti politiche.
In Sicilia rimuovere chi combatte contro la mafia non è mai una bella cosa, per questo siamo preoccupati per la sicurezza di Antoci, il cui rischio di incolumità da oggi aumenta esponenzialmente”.

Per Lumia “la mancata conferma di Giuseppe Antoci è un regalo alla mafia. Quale interesse politico è stato ritenuto così prioritario – aggiunge – al punto da sacrificare un percorso virtuoso di legalità e sviluppo come quello portato avanti da Antoci? Quale assetto di potere si è voluto ripristinare? Certo c’è da dire che anche il Pd ha fatto scelte negative che vanno in questa direzione, se si considerano le candidature per le politiche. Con questa scelta l’esposizione al rischio aumenta ulteriormente”.

E la posizione contro lo spoil system risulta anche piàù verbalmente violenta e chiara dalle parole dello stesso Antoci che, in qualità di uomo dell’anmtimafia, taccia di mafia chi lo tocca “Ringrazio il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci che, attraverso la mia rimozione e il relativo commissariamento del Parco dei Nebrodi, mi ha fatto comprendere, in maniera inequivocabile, da quale parte sta”.

“Nonostante tutto – aggiunge – indietro non si torna, la strada è ormai tracciata e la storia darà il suo verdetto. Continuerò, senza indugi, a lottare con forza e senza sosta, proprio per evitare che si possa indietreggiare”.

E non poteva mancare la reazione indignata dell’ex Presidente della Regione Rosario Crocetta “Vergogna, Vergogna, Vergogna. E’  quello che mi sento dire, rispetto alla mancata nomina a presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci. E’ un segnale  tremendo, un vero e proprio gesto di tradimento istituzionale,  nei confronti di un uomo che rischia la vita nella lotta contro la mafia”.

“Con Antoci – afferma Crocetta – abbiamo cacciato la mafia  dai terreni dei Nebrodi, abbiamo risanato e rilanciato le
politiche a favore del Parco. Tutto questo non conta è prevalsa  la logica, non di decrocettizzare, ma quella di lottizzare”.

“Ogni governo – prosegue – può scegliere i propri riferimenti ed  io non contesterò, pur avendo il mio governo rispettato gli orientamenti politici di tutti i dirigenti, le nuove nomine. Ma  non si dica più che sono stati revocati i dirigenti di Crocetta. Non ho avuto nessun rapporto personale o politico con i dirigenti, ma soltanto un corretto rapporto istituzionale. Oggi è prevalsa  l’illusoria idea di piazzare su basi  spartitorie ‘i propri referenti’ in posizioni apicali”.

“Ai nuovi dirigenti – conclude – faccio gli auguri di buon lavoro, osservando che tanti di loro hanno la mia stima, ma che alcuni di loro si portano sulle spalle – non certamente per orientamento politico – storie di gestioni non condivisibili. A quanti hanno lavorato bene in questi anni e sono stati vittime di un’ingiustificata epurazione, la mia sincera solidarietà”.

Intanto arriva senza polemiche il nuovo Commissario al Parco delle Madonie, il parco per così dire gemello, mentre sempre ieri è stata posta fine alla ‘ribellione’ di un’altra partecipata, Seus 118 dove va via Marcello Montalbano che aveva tentato di resistere allo spoil system sciogliendo il CdA alla prima riunione pe run ritardo di pochi minuti del socio di maggioranza ma che ieri ha dovuto lasciarsi revocare a favore di Roberto Colletti, ex dirigente amministrativo di ospedale Cervello e Policlinico di Palermo che assume la guida del sistema di emergenza/urgenza regionale e potrebbe restarvi anche al di la di questa fase transitoria.

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