Un pacchetto di proposte per dare un futuro ai teatri siciliani. E il via al confronto governo-sindacati sullo “stato generale” di fondazioni, enti lirici e teatri stabili dell’Isola. Ad avanzare le richieste, Cisl e Fistel siciliane, per voce dei segretari generali Mimmo Milazzo e Giuseppe Tomasello.

In una nota indirizzata all’assessore regionale allo Spettacolo, Anthony Barbagallo, Cisl e Fistel parlano di cabina di regia regionale da istituire per valorizzare le istituzioni culturali dell’Isola evitando la “speculazione privata e l’assalto alle risorse”. E dettagliano le proposte.

A partire da quella per un piano triennale con finanziamenti certi, per non mettere in discussione la sopravvivenza di fondazioni, enti e teatri. Cisl e Fistel chiedono la “ottimizzazione delle risorse umane” con lo scambio delle maestranze tecniche e artistiche tra i vari teatri; un tetto ai compensi di direttori e artisti alla stregua di quanto avviene in Europa; la “circuitazione” nell’Isola delle produzioni liriche e sinfoniche. Ancora, la definizione di un programma ad hoc per i teatri minori; la digitalizzazione e la conservazione degli archivi scenografici (scene e costumi) e del materiale di scena (copioni, spartiti) affinché “siano messi a disposizione” gratuitamente.

E riguardo ai cosiddetti teatri di pietra, da Taormina a Siracusa a Tindari a Segesta, che “diventino sedi per le stagioni estive di tutti gli enti regionali”. Cisl e Fistel offrono al governo la disponibilità del sindacato a trattare per aumentare la produttività del lavoro “sfruttando appieno il contratto e attivando una contrattazione integrativa che sia innovativa e vada nella direzione del miglioramento dell’efficienza”. Inoltre, parole di apprezzamento vengono espresse per la recente nomina di Giorgio Pace a commissario straordinario regionale del teatro Stabile di Catania.