Alla fine l’assestamento di bilancio vide la luce nonostante le guerre intestine e vere e proprie faide alle quali si è assistito in questi giorni e alle lungaggini dovute alle assenze dei deputati della maggioranza. Con 41 voti a favore, 11 contrari e 5 astenuti lì’Assemblea distribuisce i 220 milioni di euro disponibili per la chiusura del 2016 e altri 65 di mutuo per gli investimenti nei comuni.

L’aula ha anche approvato (39 voti a favore e nove contrari) il ddl che approva i debiti fuori bilancio relativi ad
Expo 2015.

Una seduta fiume, quella di oggi, che si è aperta stamane in prosecuzione della seduta di ieri ed è proseguita fino a sera caratterizzata da interruzioni e alta tensione tra governo e maggioranza che ha fatto mancare il numero legale,
assicurato invece dalle opposizioni.

Il nodo principale è stato l’articolo 12, il più controverso per via dei finanziamenti a pioggia a enti e privati. una sorta di rinnovata tabella H. su queste scelte la scollatura fra maggioranza e governo è apparsa evidente e il richiamo all’ordine di scuderia del Presidente della regione non ha fatto che aumentare la tensione.

Non sono mancate le polemiche nei confronti del Presidente dell’Ars, Ardizzone, per gli stralci ,ma alla fine anche lui
si dice soddisfatto “E’ stata data sicurezza ai Comuni. Ci sono aumenti di capitoli relativamente a fondi ai quali
possono attingere enti sulla base di determinate procedure amministrative che riguardano tutti quelli che hanno le carte in regola per concorrere. Abbiamo dunque approvato solo norme generali e astratte”.

Nella manovra varata ci sono fondi per 5,5 milioni ai Comuni di Trapani e Comiso per finanziare le convenzioni degli aeroporti con Ryanair; 16 milioni per la formazione professionale dei ragazzi di eta’ scolare, i 65 milioni destinati ai Comuni, 24 milioni agli enti di area vasta e 5 milioni per l’assistenza ai disabili. Una norma, inoltre, sospende i ruoli dei canoni irrigui 2014 e 2015 e garantisce giornate lavorative per gli stagionali dei consorzi da impiegare
anche nelle zone alluvionate.

Nel contestato articolo 12 approvato prima del voto finale, il pagamento dell’Iva per il contratto di servizio di Trenitalia per 8,36 milioni, in un primo tempo bocciato; sostegno anche al trasporto pubblico a Catania: si
stanziano infatti 2 milioni e 300 mila euro in favore dell’Amt, di cui 500 mila quest’anno e un milione e 800 mila per il 2017. Ok all’aumento di 1,45 milioni per il previsto incremento del movimento turistico e anche questa norma è stata attaccata come probabile fucina di finanziamenti per feste e sagre.

Poco più di un milione va all’assessorato all’Istruzione, per gli enti che parteciperanno ai bandi dopo l’abolizione della tabella H. Un milione per l’assistenza negli ex ospedali psichiatrici, un milione di euro per i Consorzi di bonifica, 200 mila euro ai Consorzi agrari, 300 mila euro per Lampedusa e Linosa, e 200 milioni alle casse dei comuni più piccoli, 300 mila euro al Corfilac.

Aumenta la spesa per la propaganda dei prodotti tipici siciliani: da 144 mila euro passano a 544 mila. Plaudono tutti nel Pd ciascuno per una parte: Arancio per il reddito di inserimento, Laccoto per i fondi ai comuni, Milazzo per la norma a favore degli agricoltori, Sammartino e Sudano per i fondi che salvano i bilanci Amt.

Dura, invece, la bocciatura del Movimento 5 stelle: “Niente per lo sviluppo e per le imprese, i soliti favori agli amici degli amici”.