Gli alberi di via Monte San Calogero, a Palermo, continuano ad essere al centro delle polemiche. Nelle scorse settimane, la II Commissione consiliare ha effettuato un sopralluogo sul posto. Ciò per verificare le condizioni dell’asfalto, dissestato dalle radici degli arbusti che hanno invaso la parte inferiore della sede stradale. Sull’area era stato proposto di realizzare un giardino urbano, ovvero un’area che conciliasse la sicurezza pubblica con la cura del verde. Il progetto però è in stallo. Nel mentre, i residenti segnalano però che un albero, nei pressi dell’intersezione con via Belgio, è stato abbattuto fra lo stupore generale.

Il caso di via Monte San Calogero

A porre l’accento su quanto accaduto è Walter Arancio, biologo e rappresentante del comitato di quartiere dedicato al tema del verde. “E’ un problema che potrebbe essere esteso a tutto il viale alberato. In II Commissione si era ipotizzato di trasformare via Monte San Calogero in un giardino urbano. Improvvisamente, venerdì 24 giugno, hanno abbattuto questo albero. Non ci hanno mai avvisati e non siamo stati mai in grado accedere alla documentazione relativa”.

“Dal Comune non ci hanno più risposto. Non siamo nemmeno riusciti a leggere i verbali delle Commissione. Spero che la nuova Amministrazione sia in grado di portare avanti una vera politica del verde. Questo albero era come una colonna di un monumento antico. Non si trancia una colonna perchè dà fastidio. Si fa manutenzione, senza distruggere un patrimonio“.

“Manca la compensazione biologica”

Walter Arancio pone l’accento su un altro aspetto, quello della compensazione biologica. Una procedura che, in caso di abbattimento di un albero, prevede la piantumazione di un numero di alberi corrispondente alla biomassa dell’arbusto tagliato. Per rendere il concetto più semplice, nel caso in venga abbattuto un albero da 1000 chili, bisognerà piantare un numero di alberi la cui massa è corrispondente all’albero tolto.

Secondo quanto riferisce il residente però, questo non è stato fatto. “La compensazione biologica non ha mai avuto applicazione in questo quartiere. In pratica, non basta che sostituisci un albero con uno identico della stessa specie, bensì devi bilanciare con arbusti di una biomassa simile. Ciò per ripristinare l’equilibrio biologico nel quartiere. Un abbattimento del genere può causare un danno da migliaia di euro, ad oggi mai compensati. E’ un’operazione obbligatoria in virtù dei regolamenti comunali”.

Altri due alberi transennati

A preoccupare gli attivisti vi è la condizione di altri due alberi, al momento transennati con un nastro biancorosso. ” Potrebbero andare verso la stessa fine – sottolinea Arancio -. Questi alberi sono soffocati e fanno dei danni con le radici sull’asfalto alla ricerca d’acqua. Noi siamo favorevoli al ripristino delle condizioni di sicurezza, ma non si può abbattare alberi che hanno cinquant’anni o più di vita. Anche perchè, non penso che il Comune abbia le risorse necessarie”.

Un tema, quello del green, molto importante a livello nazionale ed europeo. “Ci sono molti fondi per dare spazio alla cura dell’ambiente. Uno di questi capitoli ha riguardato Monte Pellegrino. Ma è chiaro che il valore di un albero fuori città è diverso rispetto ad uno presente in città. Quest’ultima categoria ha un valore biologico enorme. Ad esempio i pini catturano tanta CO2 rilasciando ossigeno nell’area”.

Sul tema di via Monte San Calogero, abbiamo provato a contattare gli uffici del Dipartimento “Verde e Giardini”, ma senza successo. Rimaniamo ad una eventuale dichiarazione in merito.