Al via il programma di pulizia dalle plastiche dei corsi d’acqua siciliani per consentire la cattura dei materiali inquinanti prima che sfocino in mare. I fiumi individuati, le cui foci necessitano di un intervento prioritario, sono il Platani a Ribera nell’Agrigentino, il Simeto nel territorio di Catania, nel Ragusano i fiumi Ippari a Vittoria, Dirillo ad Acate ed Irminio a Scicli e, infine, nel Trapanese il Belice nel Comune di Castelvetrano.

Il programma mette a disposizione circa 860mila euro in tre anni

Il programma, inserito nella cosiddetta legge “Salvamare”, proposto dall’Autorità di bacino della Presidenza della Regione Siciliana, ha già ottenuto l’approvazione del ministero dell’Ambiente e mette a disposizione circa 860 mila euro su base triennale. Questi fondi consentiranno di organizzare una rete di “trappole” per catturare la plastica presente nei fiumi, in modo da non inquinare i mari e non far pervenire sostanze pericolose alla fauna ittica con evidenti vantaggi anche per la catena alimentare.

Autorità di bacino ha convocato i Comuni

A questo scopo, pertanto, l’Autorità di bacino, destinataria del finanziamento, ha convocato i rappresentanti dei Comuni e i soggetti gestori di riserve naturali interessate dai corsi d’acqua che diventano soggetti gestori dell’azione di pulizia. Il programma prevede, inoltre, l’organizzazione di alcune giornate di sensibilizzazione e raccolta attiva delle plastiche con il supporto delle associazioni ambientaliste e una parallela capillare attività formativa nelle scuole.

Pulizia straordinaria in torrente a Carini pieno di rifiuti pericolosi

Ad inizio gennaio, è stata effettuata la pulizia straordinaria del torrente Falco delle Grazie, chiamato anche San Vincenzo, a Carini. Questa mattina dal letto del corso d’acqua sono stati prelevati rifiuti di ogni tipo: mobili, materassi, plastica, carta e sacchi neri. L’intervento è stato eseguito dal personale di igiene urbana ed ha richiesto l’impiego per diverse ore anche di un carro gru.

L’intervento è stato disposto dalla ripartizione Servizi a Rete ed ha interessato il tratto di torrente che costeggia la via Angelo Morello e la via Zante, sotto al ponte della linea ferrata.