Il Columbus day diventa l’ennesima questione politica (ed economica) che esplode da Sala delle lapidi. Una delegazione del consiglio comunale partirà per il grande evento che si tiene ogni anno negli Stati Uniti. Ma c’è chi si chiede se sia il caso dal momento che l’ente locale Palermitano non è che navighi finanziariamente in buone acque. Una questione di opportunità che però non sembra stoppare la voglia di partire della delegazione dell’assise. Oramai sembra tutto pronto per presenziare alla manifestazione, la questione economica evidentemente può attendere.

Si attinge dal fondo del consiglio comunale

La cosa certa è che il consiglio comunale attingerà dai fondi di sua esclusiva competenza. Quindi dal fondo da 150 mila euro appostato nell’apposito capitolo che è stato riempito nell’ultimo bilancio di previsione adottato. Ancora non si conoscono i dettagli dell’operazione: quindi i costi di questo viaggio, dove i consiglieri alloggeranno e per quanti giorni. Quattro giorni comunque dovrebbero essere certi, stando alle prime indiscrezioni.

La conferma di Tantillo

La previsione è che partiranno 5 consiglieri, 3 di maggioranza e 2 di opposizione. La conferma della partenza verso New York arriva dal presidente del consiglio Giulio Tantillo dalle pagine del Giornale di Sicilia: “Alcune associazioni – si legge – ci hanno chiesto di partecipare a una manifestazione molto identitaria per gli emigrati. Partirà una delegazione di cinque consiglieri”.

Forse salta

Ma tutta questa certezza della partenza in realtà non ci sarebbe. Almeno stando a sentire i vari consiglieri comunali che pare abbiano declinato l’invito. Nessuno lo dice ma in realtà l’ostacolo è l’imbarazzo di dover partire a spese del Comune in un momento in cui non si fa altro che parlare di aumenti di tasse e Comune in deficit. Stando ai rumors un po’ tutti i gruppi di opposizione avrebbero declinato l’invito a partire. Tra quelli di maggioranza invece il freno è proprio quello dei dubbi sull’opportunità dell’operazione a livello mediatico e non solo. Ora non resta altro che vedere gli sviluppi della vicenda. Vincerà la voglia di viaggiare verso la grande mela o il pudore di non mettere le mani in tasca al Comune?

Articoli correlati