Un cambio appalto “atipico”, con 20 guardie del servizio di sicurezza coinvolte. E la posizione ferma e determinata della Filcams Cgil Palermo che, sin dall’inizio delle procedure, a settembre, formalizzate poi il 3 febbraio scorso, aveva denunciato le criticità ed espresso perplessità e timori. Alla fine, dopo lo stato d’agitazione dei lavoratori e un sit-in in aeroporto, l’obiettivo è stato raggiunto: i lavoratori sono stati immessi in servizio e hanno ricevuto gli stipendi. Si conclude dunque positivamente la vertenza dell’appalto dei servizi di sicurezza dell’aeroporto “Falcone e Borsellino”. Un esito tutt’altro che scontato.
La battaglia condotta dalla Filcams Cgil Palermo ha consentito di sostenere, garantire e tutelare fino in fondo, e sotto ogni aspetto, i lavoratori coinvolti. Obiettivi raggiunti, spiega la Filcams, che esprime soddisfazione anche per l’intervento della Gesap, gestore dell’aerostazione ed ente appaltante, che ha ascoltato le ragioni dei lavoratori, a seguito della diffida dell’organizzazione sindacale e del richiamo alla responsabilità solidale, e ha a sua volta diffidato le aziende dell’Ati d’imprese vincitrice dell’appalto, con un invito ad adempiere a quanto previsto dai contratti.
Dopo il sit-in in aerostazione del 21 marzo, e l’incontro con le aziende alla presenza delle rappresentanze sindacali, venerdì scorso sono stati disposti i bonifici per erogare le spettanze richieste e dovute.
Per la Filcams Cgil Palermo, è senza alcun dubbio una delle rarissime volte in cui per dei lavoratori, non messi in condizioni loro malgrado di svolgere il servizio, si è riusciti a far valere il diritto al percepimento delle spettanze mensili, in forza del contratto sottoscritto e della disponibilità al lavoro cui non si è dato seguito per responsabilità estranee ai lavoratori.
“Determinante riteniamo sia stato l’intervento del gestore dell’aeroporto sulle aziende per l’adempimento dei loro obblighi contrattuali- proseguono Giuseppe Aiello e Manlio Mandalari – Ma soprattutto un plauso va rivolto ai lavoratori e ai rappresentanti sindacali di entrambe le aziende, che con lucidità e senso di responsabilità hanno mantenuta ferma la posizione e la linea condivisa con l’organizzazione sindacale, fino al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Una vertenza a lieto fine, con un finale nient’affatto scontato. Proprio il caso di dire: quando la lotta paga”.