“Qui fu edificata fra il 1908 e il 1909 Villa Deliella, eccellente esempio di architettura Liberty, progettata da Ernesto Basile. Nella notte del 28 novembre 1959 iniziò la sua vile distruzione, per mano e volontà di delinquenti avidi e senza scrupoli, protagonisti del cosiddetto ‘sacco di Palermo’. Villa Deliella era il gioiello Liberty disegnato dal Basile e abbattuto nel 1959 durante il cosiddetto “sacco di Palermo”. Nell’anniversario della sua vergognosa demolizione la Legambiente pose per non dimenticare una testimonianza di bellezza andata purtroppo definitivamente perduta”. Questo il testo della targa che Legambiente Sicilia, nell’ambito della campagna Salvalarte, ha posto questa mattina sull’inferriata che delimita lo spazio in cui sorgeva la villa, nel 63/mo anniversario dell’inizio della sua distruzione. All’iniziativa ha partecipato l’architetto Ettore Sessa che ha raccontato agli studenti del Liceo Umberto la storia di Villa Deliella.
Il Liberty al centro di un incontro ai Cantieri culturali alla Zisa
Domani, 29 novembre, Legambiente Sicilia continuerà ad occuparsi di Liberty con l’incontro “Ernesto Basile, i Florio, il Liberty: intrecci di bellezza”, che si terrà alle 17 allo Spazio mediterraneo dei Cantieri culturali alla Zisa. Sono previsti gli interventi Daniela Brignone, Storica dell’arte, Università degli Studi di Catania che parlerà di “Il Liberty e le arti applicate nella collezione Florio”. Ci saranno poi Danilo Maniscalco, Architetto e storico dell’arte. Co-curatore dell’Archivio Cardella “Ernesto Basile. Lessico Floreale”; Eleonora Marrone Basile, Conservatrice dell’Archivio Basile che tratterà del “28 novembre 1922, accadde cent’anni fa, dall’archivio dell’architetto”. Intervento di Ettore Sessa, Università degli Studi di Palermo, curatore della Dotazione Basile che approfondirà su “I committenti di Ernesto Basile”. A coordinare l’incontro ci sarà Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia.
Il progetto del Museo regionale del liberty
In cantiere, dal dicembre 2019, il progetto di farne il Museo regionale del liberty, con un investimento da parte della Regione pari a 3 milioni di euro. L’Ordine degli ingegneri di Palermo aveva persino organizzato un workshop, con la partecipazione di ingegneri, architetti, urbanisti, tra cui anche Mario Cucinella, con l’obiettivo di creare le ipotesi progettuali sul recupero dell’area. Non una riproduzione dell’ex villa andata distrutta ma un edificio nuovo, adibito a spazio museale e finalizzato alla valorizzazione del liberty, introdotto da una grande area verde. Ad aprile 2021 la delibera della giunta di governo aveva dato il via alle operazioni preliminari, ma ad oggi l’area appartiene ancora ai vecchi proprietari. Un plastico – prestato per l’occasione dal dipartimento di Architettura dell’università di Palermo – ricorda a passanti e studenti com’era bella la villa, un tempo.
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