L’emergenza rifiuti non si limita soltanto a Palermo, ma si espande a macchia d’olio sul territorio provinciale. Questo è il caso ad esempio di Villabate, comune alle porte del capoluogo siciliano.

Negli ultimi giorni, le strade del paese si sono riempite di spazzatura. Rifiuti abbandonati da ignoti e per la maggior parte composti da ingombranti e da sacchetti di spazzatura indifferenziata. Secondo i dati forniti dall’assessore Raffaele Esposito, sulle strade della cittadina sono presenti circa 150 tonnellate di arretrato. Rifiuti conferibili solo nelle discariche individuate dalla Regione. Al momento, Villabate è autorizzata a conferire un massimo di 63 tonnellate nella struttura di Tremonzelli, anche se Trapani ha dato la disponibilità a ricevere 20 tonnellate per diminuire l’arretrato. Si attende però il decreto da parte dell’assessorato.

L’emergenza rifiuti a Villabate

A segnalare il disastro delle strade alle porte di Palermo sono gli stessi residenti. Sono tanti i video reperibili online in cui i cittadini si lamentano delle isole di spazzatura presenti in strada. Non si salva nessuno spazio del paese. Dalle aree periferiche e le statali, passando per il centro città: tutta Villabate risente dell’emergenza. Una crisi che l’assessore del Comune di Villabate Raffaele Esposito spiega così ai nostri microfoni. “Abbiamo avuto un blocco della raccolta dal 20 novembre al 2 dicembre, giorno in cui siamo ripartiti. Dopo un’interlocuzione con l’azienda TEC, siamo riusciti a forzare alcune voci del PEF e a mettere a bilancio circa 130.000 euro, in modo da poter continuare la raccolta”.

Alla base dello stop alla raccolta vi sarebbero stati problemi contabili. “C’è stato un blocco nella raccolta di una decina di giorni. Ciò perchè avevamo esaurito il capitolo di spesa dedicato alla raccolta dei rifiuti. Questo in quanto i comuni sono legati ad un piano economico-finanziario, assoggettato alla validazione della SRR e sotto vigilanza della ARERA. Enti che tengono conto del costo d’esercizio di due prima. Significa che se noi presentiamo un piano per il 2021, devo tenere conto dei dati del 2019, anno in cui, ad esempio, non fu pagato un canone alla TEC di 200.000 euro. Soldi che ci sono venuti a mancare. Quando si esaurisce il PEF, non si può andare avanti”.

“Mancano soldi e personale per controllo del territorio”

Inutile dire che, anche nel caso di Villabate, il problema rimane quello della mancata raccolta differenziata. “Il problema principale a Villabate è che non tutti i cittadini fanno la differenziata, bensì una buona percentuale. E non abbiamo come contrastare questo fenomeno. Non possiamo fare partire la videosorveglianza per mancanza di soldi. La polizia municipale ha un organico ridotto e un orario di servizio tra le 8 e le 20, quindi durante gli orari degli abbandoni non può uscire a fare contrasto a questo fenomeno. Nella raccolta siamo ripartiti, ma il problema rimane l’arretrato. Abbiamo circa 150 tonnellate di rifiuti in arretrato sul territorio“.

Il problema delle discariche e degli abbandoni esterni

Non manca il riferimento agli abbandoni provenienti, secondo l’assessore dai comuni confinanti ma anche dai quartieri periferici di Palermo. “Noi facciamo circa 200 tonnellate di indifferenziato e 220 tonnellate di umido al mese. Secondo le indicazioni date dalla Regione, possiamo conferire al massimo 63 tonnellate di rifiuti a settimana a Tremonzelli. Trapani ci ha dato disponibilità per 20 tonnellate a settimane. Aspettiamo l’autorizzazione dall’assessorato. Il problema è che, oltre agli abbandoni indigeni, subiamo “violenza” da Ficarazzi, da Portella di Mare e da Palermo“.