Non si arresta la formazione di discariche di rifiuti ingombranti sul territorio comunale di Palermo. Oltre alle cosiddette zone di confine, ovvero quelle aree periferiche dove si registrano abbandoni da parte di residenti del territorio provinciale, anche il centro città non se la passa di certo meglio.

Lo dimostra lo stato in cui versa via Antonino D’Alia, tratto stradale nei pressi di via Autonomia Siciliana. Qui, approfittando del buio della notte, alcuni incivili hanno lasciato ogni genere di rifiuto urbano: dal mobilio più disparato a copertoni di macchine. Un ammasso di immondizia radunatosi nel giro di diversi mesi e che nessuno ha ancora provveduto a rimuovere.

Palermo: un problema chiamato rifiuti ingombranti

Ed è proprio quello degli ingombranti uno dei temi più dibattuti negli ultimi mesi. Sono state tante le riunioni e le proposte fatte per lenire quantomeno il problema, ma ad oggi senza successo. Situazione risultata più evidente durante l’emergenza rifiuti estiva ma che continua a rappresentare un problema sotto traccia. Se, da un lato, il presidente di Rap Girolamo Caruso aveva proposto di coinvolgere Reset nelle opere di raccolta e di controllo, dall’altro c’è chi chiede un maggiore ricorso alle telecamere.

Mezzi informatici che, non sempre, risolvono la problematiche. Come nel caso di via Ducrot, strada sita nella zona industriale di Brancaccio. Qui, nonostante la presenza dei dispositivi, si formano delle cataste di rifiuti alte anche due metri. Cumuli di spazzatura che, durante il periodo estivo, sono stati dati alle fiamme. Oppure come è accaduto in passato anche allo Zen. Durante il nostro sopralluogo con l’istruttore Salvatore Tranchina, sono state tante le discariche abusive di rifiuti trovate sul cammino. In un caso addirittura, una strada risultava talmente ostruita da risultare inagibile per il traffico degli automezzi.

L’incontro in IV Commissione sul tema abbandoni

Un argomento, quello dell’abbandono di rifiuti ingombranti, che è stato oggetto di una riunione della IV Commissione del Comune di Palermo, presieduta dal consigliere di Italia Viva Gianluca Inzerillo. Momento di confronto a cui hanno partecipato rappresentanze della Polizia Municipale e della Rap, per discutere del tema riguardante gli abbandoni, in particolare nelle zone di confine.

Nel corso della riunione, è stato evidenziato un lieve calo degli abbandoni, grazie anche ai sistemi di videosorveglianza installati nelle aree in questione. A tal proposito, è stata annunciata l’installazione di altri 500 dispositivi fissi e mobili in zone nevralgiche della città. Un’attività di controllo del territorio che, da novembre 2020,ha fruttato l’elevazione di circa 11.000 contravvenzioni. Di queste però, solo il 30% di queste vengono pagate dai trasgressori.

Al termine della riunione, il presidente Gianluca Inzerillo ha proposto una campagna di sensibilizzazione e informazione che parta dalle scuole con l’obiettivo di attuare un percorso educativo che verta al rispetto dell’ambiente. E di informare reiteratamente la cittadinanza su quali sono i servizi offerti per scongiurare l’aggravarsi di questo fenomeno.