I giudici del consiglio di giustizia amministrativa presieduti da Marco Lipari hanno respinto il ricorso presentato dal ministero dell’Università e dalla Università agli Studi contro la sentenza del Tar di Palermo che aveva accolto i ricorsi presentati da diversi aspiranti medici che erano stati ammessi a frequentare i corsi di laurea aggirando in questo modo il numero chiuso.
Il primo ricorso era stato presentato da Pietro Cascio Ingurgio, Angelica Giacopello, Emanuela Raia, Davide Sciacchitano, Paolo Benanti, tutti assistiti dall’avvocato Umberto Cantelli.
Gli studenti che grazie al ricorso erano stati iscritti con riserva, contestavano “l’irritualità delle modalità di svolgimento della prova selettiva – si legge nella sentenza – le modalità di svolgimento avevano palesemente violazione delle norme poste a tutela dell’anonimato dei candidati, rendendo a tale stregua illegittima la formazione della graduatoria di ammissione”.
I giudici del Tar di Palermo avevano imposto all’Università l’iscrizione in sovrannumero con riserva. Alla luce della sentenza d’appello del Cga gli studenti risultano iscritti a pieno titolo. I ricorsi presentati erano stati centinaia.
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