Violenza o minaccia a un pubblico ufficiale, oltraggio e rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale. Con queste accuse è stato arrestato O.L.A., cittadino flavese di 53 anni, già conosciuto dalle forze dell’ordine per precedenti penali simili. L’uomo è stato arrestato lunedì scorso dai militari dell’ufficio circondariale marittimo di Porticello, in provincia di Palermo. Ma c’è di più, ha successivamente violato gli arresti domiciliari ed è stato denunciato per il reato di evasione.
L’uomo, già gravato da misure cautelari personali per i precedenti reati, nel corso della mattina si è presentato autonomamente al cancello della “zona militare il cui limite è invalicabile” del comando della guardia costiera di via Alcide De Gasperi in evidente stato di agitazione e alterazione alcolica che, senza alcuna logica, lo hanno portato ad aggredire prima verbalmente e poi a scagliarsi anche fisicamente contro i militari intervenuti a seguito delle innumerevoli grida e improperi di ogni genere proferiti, i quali, tra l’altro, hanno impiegato non poca fatica per bloccarlo.
E così l’arrestato, al termine delle formalità di rito, su disposizione della competente autorità giudiziaria è stato dapprima trasportato in ambulanza in tarda serata presso il pronto soccorso dell’ospedale di Termini Imerese e successivamente tradotto presso la sua abitazione per la detenzione domiciliare in attesa del rito per “direttissima” del giorno seguente.
Tuttavia, la mattina seguente, nonostante fosse gravato dalla misura cautelare in corso degli arresti domiciliari, l’uomo, incurante di tutto, è stato nuovamente tratto in arresto dagli stessi militari della guardia costiera nei pressi della sua abitazione e denunciato a piede libero stavolta per il reato di evasione poiché aveva pensato bene di potersi allontanare da casa, presumibilmente, tenuto conto della reiterata condizione di alterazione alcolica, per andare nuovamente a bere.