C’è chi chiede l’intervento dell’esercito da schierare in un ben ordinato piano di controllo del territorio, e chi, invece, chiede interventi che non siano repressivi nello stile del decreto Sicurezza ma di natura sociale. Tutti chiedono che lo Stato “batta un colpo” a Palermo dopo l’escalation di violenza di ogni sorta
Interrogazione 5 stelle
“Ancora gravi episodi di violenza e microcriminalità a Palermo: un turista inglese, direttore di una galleria d’arte a Londra, è stato selvaggiamente picchiato e derubato mentre di notte raggiungeva una stazione della metropolitana; pochi giorni prima, una coppia di canadesi ha ricevuto un trattamento simile alla Vucciria. Svariati altri episodi di questo genere si sono verificati nelle scorse settimane, la situazione sembra fuori controllo” riassumono i deputati palermitani del M5S Davide Aiello, Valentina D’Orso e Daniela Morfino.
“Come abbiamo già denunciato una settimana fa, Palermo nelle ultime settimane sembra in preda a scorribande incontrollate della criminalità che mettono a rischio e in ansia residenti e turisti. Di fronte a questa situazione allarmante, il governo deve dire esplicitamente come intende agire per mettere in sicurezza la città”.
La vicenda ora sbarca alla camera: “Proprio per questo abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare alla Camera. I cittadini non chiedono misure repressive come quelle del decreto Sicurezza ma un vero e capillare presidio del territorio” concludono.
“Lo Stato batta un colpo” chiede la Cgil
“Contro le violenze ormai quotidiane e l’illegalità sempre più diffusa serve l’impegno di tutti, a cominciare da quello dello Stato. Lo Stato batta un colpo prima che ci scappi il morto. Palermo non può diventare terra di nessuno”.
A dichiararlo è il segretario Cgil Palermo Mario Ridulfo, nell’apprendere dell’ultima brutale aggressione a un turista inglese, Benjamin Shearar di 28 anni, direttore di una galleria d’arte a Londra, avvenuta il 3 luglio, la cui notizia è stata diffusa oggi. Shearer, trasportato al pronto soccorso del Civico, ha due costole fratturate, un trauma cranico e un’estesa emorragia interna.
“Autisti, medici, rider, turisti, pensionati, studenti, cittadini sono sempre più spesso nel mirino della criminalità più o meno organizzata. Non c’è giorno ormai a Palermo che la cronaca non registri un fatto inquietante alimentando da un lato il senso di insicurezza dei cittadini e dall’altro richieste demagogiche come l’intervento dell’esercito o magari di ronde fai da te”, aggiunge Ridulfo.
Convocare parti sociali al tavolo del comitato per l’ordine pubblico
La Cgil Palermo chiede che nell’ambito del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura vengano convocate anche le associazioni datoriali e i sindacati confederali.
“Riteniamo che la questione vada affrontata in termini generali e con una strategia condivisa con i corpi sociali – prosegue il segretario generale Cgil Palermo Ridulfo – Con una frequenza ormai quasi giornaliera assistiamo nella città di Palermo e in diversi centri della provincia ad una involuzione dei comportamenti sociali, soprattutto quelli di gruppo, caratterizzati sempre più da inutile violenza, spesso gratuita e banale. Più spesso questa violenza è finalizzata a compiere reati furti e rapine violente ai danni di persone e cose”.
Violenza da affrontare sul piano sociale
Una violenza che, secondo la Cgil Palermo è frutto dell’assenza dello Stato, della marginalità, del disagio sociale e della povertà educativa, che coinvolge la società palermitana in ogni sua dimensione.
“Tutta la città è caratterizzata da una illegalità diffusa, tollerata e a tratti giustificata che produce degrado sociale- continua Mario Ridulfo – Per questo, da un lato denunciamo l’assenza di politiche di prevenzione e di cura, soprattutto nei casi di soggetti che fanno uso di droghe, e dall’altro un carente controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine, non solo nel centro città. Lo Stato batta un colpo prima che ci scappi il morto e si apra adesso una discussione pubblica senza minimizzare”.
Controllare il territorio
Il sindacato chiede l’immediato intervento delle istituzioni pubbliche. “Bisogna garantire la legalità e il controllo del territorio attraverso una maggiore presenza e costanza delle forze dell’ordine per prevenire, scongiurare ma anche reprimere comportamenti violenti spesso frutto di una subcultura mafiosa.
Le proteste dei residenti e le richieste della circoscrizione
“La immotivata violenza ha ormai raggiunto livelli preoccupanti – dice a nome dei residenti il presidente della prima Circoscrizione, Giovanni Bronte che prosegue “Ho scritto al Prefetto e al Sindaco per aumentare la presenza delle forze dell’ordine e ridare sicurezza proprio nelle zone dove ormai si registrano questi atti vili. Servono azioni decise: lo chiedono i residenti, lo chiedono i gestori delle strutture ricettive e lo pretendono per invertire la sensazione di insicurezza che ormai tutti percepiscono, turisti inclusi. Bisogna che l’immagine di Palermo come città dell’accoglienza si possa sentire in tutto e per tutto”.






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