“E’ l’ennesimo quadro devastante che va oltre ogni limite immaginabile di violenza e offesa alla dignità umana, quello descritto dalle fiamme gialle. Lo diciamo da tempo, bisogna intensificare i controlli, realizzare una mappatura delle case di cura che si occupano di anziani, che certifichi la professionalità del personale, degli amministratori, l’adeguatezza dei locali e delle prestazioni”. Commentano cosi l’operazione del comando provinciale della Guardia di finanza di Palermo sulla gestione di una casa di cura di Palermo, i segretari generali Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana e la segretaria generale Fnp Cisl Palermo Trapani Rosaria Aquilone.

Episodi non più tollerabili

Gli indagati sono accusati di avere maltrattato gli anziani ospiti della comunità alloggio il Giardino delle Strelizie in viale Lazio a Palermo. I finanzieri del comando provinciale di Palermo hanno eseguito un’ordinanza cautelare nei confronti del titolare della struttura e di cinque operatrici. “Non è più tollerabile ciò che accade, maltrattare gli anziani, spesso persone particolarmente fragili, è di una gravità inaudita. Ben vengano queste inchieste, ma è inaccettabile che esistano ancora queste strutture, che invece di essere luoghi di assistenza e tutela dove ci si aspetta di trovare operatori formati e specializzati nella cura degli anziani, diventano dei lager”, concludono La Piana e Aquilone.

“Sistematici piani di controllo”

“Dall’inchiesta della Guardia di Finanza emerge il coraggio di una vittima che ha deciso di denunciare maltrattamenti, abusi: a lui, alle altre vittime e ai loro familiari vogliamo assicurare non solo solidarietà ma anche concreta vicinanza, offrendo assistenza legale”. Lo dichiarano i segretari generali di Uil e UilPensionati Sicilia, Luisella Lionti e Claudio Barone, che affermano ancora: “Specie per un anziano, specie per chi è ospite di una comunità-alloggio, non è mai facile denunciare. Per questo, ribadiamo alle istituzioni pubbliche il nostro appello e la nostra protesta perché esercitino il loro diritto-dovere di controllo su queste strutture, oggi tutt’altro che in una condizione di trasparenza. Oggi, se non hanno convenzioni pubbliche, le case di riposo non sono nemmeno censite da Assessorato regionale ed Enti locali di riferimento. Come abbiamo già detto nei nostri congressi, chiediamo adesso con maggiore forza che, a partire dalle beneficiarie di fondi pubblici, siano previsti sistematici piani di controllo. Non basta che siano in regola con gli incartamenti burocratici, è necessario che lavorino bene per assicurare assistenza, rispetto, dignità, amore a molti tra i nostri cittadini più deboli e bisognosi”.

Gli indagati della comunità alloggio

Nei confronti del titolare Valerio Alagna, 36 anni, di Palermo, il gip ha disposto il divieto di esercizio di attività imprenditoriale in strutture assistenziali o case di riposo per anziani per un anno. Per gli operatori assistenziali Gaetana Montalto, 49 anni, Maria Lo Iacono 59 anni, Patrizia La Mattina, 55 anni, Antonina Militello, 42 anni, Vincenzo Cascino, 54 anni, tutti di Palermo e scattato il divieto di prestazione di attività professionale in strutture assistenziali o case di riposo per anziani per un anno.

Percosse e maltrattamenti agli anziani

I sei indagati sono accusati di maltrattamento perpetrato ai danni degli anziani ospiti della struttura assistenziale. Le indagini nel corso dell’operazione Giardino oscuro sono iniziate dopo la segnalazione di un ospite della comunità sono state condotte dai finanzieri del nucleo di polizia economico finanziaria. Sarebbero numerosi gli episodi di vessazioni e angherie nei confronti degli ospiti, quali violenze fisiche (schiaffi, pugni e strattonamenti), offese e minacce (finanche di morte). Gli operatori spesso legavano gli anziani per ore al letto o alla sedia a rotelle, somministrando, inoltre, in alcuni casi, ai degenti farmaci in misura superiore rispetto alle prescrizioni mediche per sedarli

Il gip: “Fermare le continue umiliazioni”

Per il gip bisognava fermare le violenze viste “le continue offese, le umiliazioni, le minacce, le percosse, le ingiurie, – si legge nell’ordinanza – poste in essere nei confronti degli ospiti della struttura assistenziale, integrano il delitto di maltrattamenti, potendo certamente tali atti, per la loro intensità e abitualità, essere fonte di disagio continuo per le persone offese”.

Colonnello Angelini Nef: “La Guardia di Finanza a protezione degli anziani”

“Ancora una volta emerge la necessità di assicurare tutela e protezione per i nostri anziani, soggetti fragili e indifesi, che hanno il diritto di essere curati e accuditi all’interno di strutture in grado di assicurare una qualità di vita dignitosa, fronteggiando adeguatamente le esigenze di coloro che sono bisognevoli di assistenza. La Guardia di Finanza, quale polizia economico finanziaria a forte vocazione sociale, continuerà incessantemente a tutelare gli operatori economici onesti e le fasce più deboli ed esposte a rischio della popolazione”.

Lo dice il colonnello Gianluca Angelini comandante del nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo sui provvedimenti emessi nei confronti dei titolari e dipendenti il Giardino delle Sterlizie accusati di maltrattamenti agli anziani ospiti della struttura.