In occasione della conferenza sull’Educazione alla Gioia del Dalai Lama, il prossimo 18 settembre al Teatro Massimo, è confermato il collegamento in streaming al cinema Rouge Et Noir (su piazza Verdi, a pochi passi dal Teatro Massimo) a partire dalle ore 9.30. Biglietto unico € 5,00 in prevendita dal 1 settembre dalle 17.00 alle 22.00 tutti i giorni tranne il lunedì.

Grande attesa per il ritorno a Palermo del XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso, leader spirituale del Tibet e Premio Nobel per La Pace, a distanza di oltre vent’anni dalla prima straordinaria visita che lo vide giungere su invito del Comune di Palermo.

Il Rouge et Noir nei giorni che anticiperanno l’appuntamento di lunedì 18 settembre, organizza una serie di proiezioni cinematografiche.
Si inizia con con “Walk with me”, anteprima nazionale martedì 12 settembre alle ore 20.30. Narrato da Benedict Cumberbatch, è un viaggio nel microcosmo della comunità monastica del maestro Zen Thich Nath Hanh, che insegna l’antica arte della meditazione buddhista oggi nota come Mindfulness. Realizzato nel corso di tre anni nel monastero in Francia, ma anche on the road negli Stati Uniti, il film racconta per la prima volta dall’interno la quotidianità di un monastero Zen del XXI secolo.
Biglietto unico € 7,50. La sera della proiezione sarà presente un book shop organizzato da Modus Vivendi.

Si prosegue domenica 17 settembre con tre appuntamenti:
ore 10.30 Attraversando il Bardo, regia Franco Battiato, una riflessione sul senso dell’esistenza e sul tema della morte nelle diverse tradizioni spirituali d’Oriente e d’Occidente. biglietto unico € 5,00
ore 12.00 Walk with me biglietto unico € 7,50
ore 20,30 Kundum, film del 1997 diretto da Martin Scorsese, tratto dal libro autobiografico “La libertà nell’esilio” del Dalai Lama biglietto unico € 5,00

Il calendario, ed ogni altra informazione sulla visita del Dalai Lama, saranno pubblicati on line sul sito del Comune di Palermo. www.comune.palermo.it. La visita a Palermo è organizzata dal Comune di Palermo con la collaborazione di Nadia Speciale per Barbera & Partners e il supporto del Centro buddista Muni Gyana.

Era il maggio 1996 quando il Dalai Lama giunse a Palermo, accolto dal sindaco Leoluca Orlando, allora al suo secondo mandato, che gli consegnò la cittadinanza onoraria. Al suo fianco, Richard Gere presentò la sua mostra fotografica sul Tibet, e insieme parteciparono ad un convegno sui diritti umani. Il titolo scelto per la conferenza del 18 settembre, invece, nasce da “Il Libro della Gioia” sul dialogo tra due Nobel per la Pa-ce, SSDL il Dalai Lama e Desmond Tutu, arcivescovo sudafricano, scritto da Douglas Abrams. Nel volume si approfondisce il tema della gioia come attitudine, atteggiamento mentale che porta come conseguenza la mutazione del sentire degli esseri umani, dunque ad un cambiamento delle loro decisioni e azioni.

Solo dopo aver conosciuto e imparato a controllare il dolore, diventa possibile trasformare la gioia da fugace emozione di un momento a costante della vita: perché non c’è luce senza ombra, e non c’è gioia per sé se non si crea gioia anche per gli altri. Il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso è profondamente convinto che amore, compassione, altruismo e ogni altra qualità mentale positiva non appartenga esclusivamente ad una dottrina o tradizione spirituale. Sono piuttosto valori fondamentali, radicati nella natura umana, che hanno solo bisogno di essere coltivati con le giuste pratiche: e dunque, la non violenza e il rispetto reciproco. Pur essendo la guida di una delle principali religioni del mondo, il Dalai Lama sostiene che esista un percorso verso l’autentica felicità le cui basi sono in quei principi comuni che superano qualsiasi divergenza di opinione o di religione.