Dall’elezione di un componente della Corte dei Conti al parere dato alla riforma sul deputato supplente, ieri l’Ars ha espresso voti importanti prima di entrare nelle complesse vicende che animano maggioranza e opposizione in materia dio finanziaria quater.

Vitrano, D’Agostino e Tamajo

Ci tengono a far sapere la loro opinione di deputati Gaspare Vitrano e Nicola D’agostino e l’assessore alle Attività produttive Edy Tamajo: “Un ingorgo stradale ci ha impedito di raggiungere in tempo l’Aula per partecipare alla votazione per l’elezione del componente della Sezione di controllo della Corte dei Conti per la Regione Siciliana. Ci dispiace non essere stati presenti a un momento importante per l’Assemblea e per il Presidente Renato Schifani, che guida con equilibrio e attenzione i lavori parlamentari” dicono i tre in una nota ufficiale congiunta.

Apprezzamento per le scelte fatte

“Rivolgiamo all’Avv. Pietro Ivan Maravigna, eletto dall’Ars, i nostri auguri di buon lavoro e di proficua collaborazione nell’interesse della Regione. Rimaniamo, come sempre, pienamente impegnati nel lavoro parlamentare e nel sostegno alle istituzioni regionali”.

L’avvocato catanese è stato scelto dall’Assemblea Regionale siciliana che ha iniziato da questa votazione il suo impegno d’aula di questa settimana.  La votazione si è svolta a scrutinio segreto. Maravigna ha ottenuto 37 voti su 65 votanti. Su questo nome era stato raggiunto un accordo durante una riunione presieduta in mattina dal Presidente dell’Ars Gaetano Galvagno.

All’ordine del giorno anche il voto per il parere obbligatorio sulla riforma costituzionale dello Statuto siciliano che introduce il deputato supplente. La riforma è stata proposta da Roma ma trova il consenso della maggioranza di centrodestra. Di fatto serve a consentire il subentro del “supplente” nel caso in cui un deputato venga nominato assessore regionale. In questo modo la componente parlamentare della maggioranza non subisce scossoni dalla scelta di un assessore. Anche su questo aspetto l’Ars si è espressa a scrutinio segreto ed ha detto sì con 37 voti favorevoli e 28 no