È successo a Villa Sofia, polizia indaga

Volevano portare a casa paziente estubato, medico dice no e familiari lo prendono a schiaffi

Volevano prendere il paziente che era stato estubato 24 ore prima, acquisire le cartelle cliniche portarlo a casa. Il medico di 64 anni ha cercato di spiegare che in quelle condizioni non poteva essere dimesso che servivano altri giorni di ricovero. Per tutta risposta una coppia ha preso a schiaffi il dottore.

Polizia ha avviato indagini

In attesa della denuncia la polizia ha avviato le indagini e acquisito i video ripresi da alcune telecamere. Il paziente era stato ricoverato la scorsa settimana a Villa Sofia per via di un incidente stradale dai contorni ancora poco chiari.

A causa dello scontro l’uomo aveva riportato una serie di lesioni che hanno reso necessario, dopo le cure prestate dai sanitari del 118, un ricovero al Trauma center.

Leggi anche

Altro medico aggredito a Palermo, aveva detto “no” ad una visita fuori orario in reparto

Il primario ha preparato denuncia contro ignoti

Il primario del reparto, Antonio Iacono, ha preparato una denuncia contro ignoti visto che al momento non si conosce l’identità dell’aggressore.

“Oggi è una di quelle giornate in cui ti viene voglia di mollare tutto. Ma poi – dice il medico – pensi a quante vite abbiamo salvato e solo per dei soggetti, che non definisco animali per non offendere gli animali, non puoi mollare. Anzi, devi raddoppiare gli sforzi per dare un segnale forte e sperare che questi elementi si estinguano. Un collega è stato aggredito vigliaccamente. A lui dico: coraggio, hai tutta la mia solidarietà e sono certo che reagirai come sempre in maniera positiva”.

Leggi anche

Medico aggredita al Villa Sofia, spintonata dai genitori di un bambino

Medico aggredita al Villa Sofia, spintonata dai genitori di un bambino

Altra aggressione ai danni di un medico ospedaliero a Villa Sofia di Palermo. E’ successo il mese scorso a un medico di guardia del pronto soccorso pediatrico. A denunciarlo è Giuseppe Bonsignore segretario regionale Cimo, la Confederazione italiana medici ospedali. “Nonostante gli appelli ripetuti – sottolinea Bonsignore – non si riesce ad arginare questo crescendo di episodi di violenza nei confronti dei medici ospedalieri. Sono fatti incresciosi che meriterebbero maggiore attenzione da parte di chi è preposto alla tutela e alla incolumità del personale sanitario”.

“La dottoressa in servizio – aggiunge Bonsignore – è stata ripetutamente spintonata dai genitori di un piccolo paziente che, come accaduto altre volte, si rifiutavano di far fare il tampone nasale per escludere positività al Covid. Sono intervenuti i vigilantes e la polizia. Il piccolo paziente è alla fine risultato positivo al covid e per questo trasferito al Di Cristina”. Il medico vittima dell’aggressione ha sporto denuncia nei confronti dei genitori del paziente.

Altro caso qualche giorno prima

Appena qualche giorno prima si era verificato l’ennesimo episodio di violenza. Ad essere stato aggredito fu il medico Salvatore Petta. Lo scorso 10 luglio il docente dell’ateneo palermitano fu vittima di cieca e inaudita violenza dentro le mura dell’azienda ospedaliera universitaria del Policlinico ‘Paolo Giaccone’ durante l’esercizio della professione medica. Tanti altri episodi similari si sono consumati negli ultimi anni.

Leggi l'articolo completo