“La nuova zona rossa per la provincia di Palermo è mortale per il tessuto economico già debole di suo. I commercianti e gli esercenti sono al limite dell’esasperazione”. Così il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, in riferimento all’ordinanza che dispone la zona rossa in tutti i Comuni della Città metropolitana di Palermo a partire da domenica 11 e fino a giovedì 22 aprile.

Miccichè attacca il commissario Renato Costa

“In questa situazione – aggiunge – non è accettabile che il commissario per l’emergenza Covid19, Renato Costa, dica che la zona rossa è stata suggerita al presidente Musumeci “nonostante non ci fossero i numeri per sostenerla”, aggiungendo che questi numeri comprendono anche i dati degli immigrati di Lampedusa e di quelli sulle navi”.

Vertici sanità convocati all’Ars

“Adesso, poi, è arrivato il colpo di grazia con la chiusura di tutta la provincia. Voglio conoscere i numeri e sapere chi decide – ribadisce -. E per questo ho chiesto alla presidente della commissione Sanità dell’Assemblea, Margherita La Rocca Ruvolo, l’immediata convocazione dei responsabili dell’assessorato. Vorrò essere io stesso presente per valutare le scelte che sono state adottate”, conclude il presidente.

Ieri il ricalcolo delle vittime e dei guariti

Intanto sui dati del contagio di ieri scoppia lo scontro a livello politico. I ben 258 morti registrati in un solo giorno, infatti, sono l’evidente riallineamento dei dati rispetto  alle vittime non registrate nelle settimane e nei mesi precedenti come una nota a margine del bollettino conferma

Cracolici chiede di commissariare il Commissario Musumeci

“Altro che spalmatura, erano stati nascosti 258 deceduti per Covid19 in Sicilia. Lo scandalo continua. Ormai la credibilità della Regione è gravemente compromessa” attacca il deputato del Pd Antonello Cracolici. “Si procede alla decretazione delle zone rosse senza che siano resi pubblici i dati che giustificano questi provvedimenti. Il caos – aggiunge Cracolici – è ormai l’unico ordine che regna in Sicilia. Credo che sia necessario e urgente restituire credibilità al sistema sanitario con la nomina di un commissario che rimuova il principale responsabile di questo disastro: il commissario Musumeci”.

Scontro politico

La risposa a Cracolici arriva dal capogruppo di Diventerà Bellissima Alessandro Aricò “Che a parlare di ‘scandalo’, ‘credibilità della Regione gravemente compromessa’ e ‘disastri’ sia un qualificato esponente di quel Pd che volle Crocetta come presidente della Regione e fece parte in prima persona del governo più nefasto di tutti i tempi, lascia letteralmente basiti. Peraltro, nella sua foga giustizialista, Antonello Cracolici dimentica o probabilmente fa finta di dimenticare che nel ricalcolo sui dati del Coronaviris sono emersi anche oltre seimila guariti in più, a riprova che nei conteggi non c’è stata mai alcuna malafede. Ma ormai è arcinoto: dal Pd sanno solo attaccare, accusare e sentenziare, purtroppo per la Sicilia ormai ci siamo abituati”.

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