Mentre si svolge davanti Palazzo delle Aquile la manifestazione di protesta di cittadini, associazioni e sindacati, i palermitani hanno le ultime ore di tempo a disposizione per cercare di capirne di più sulla Ztl, l’istituzione delle due grandi zone a traffico limitato in vigore nel capoluogo siciliano da domani.

Un provvedimento che fa storcere il naso a tantissime persone, considerato dai più come un ulteriore e immotivata pressione sulle tasche dei cittadini, definito da molti come ‘una tassa per poter inquinare’.

Cerchiamo di fare il punto della situazione.

La Ztl ha l’obiettivo di impedire il transito veicolare nel centro città alle macchine più inquinanti, dal momento che all’interno delle due grandi aree a traffico limitato potranno circolare solo le auto da Euro3 in poi.

Il divieto di transito sarà attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 14.30 e dalle 15.30 alle 20. Il sabato dalle 8 alle 13. Il perimetro della zona a traffico limitato è transitabile liberamente.

Critiche in città riguardo al costo dei pass, ritenuto proibitivo. Pagheranno 100 euro per un anno coloro che hanno una motorizzazione almeno Euro3, per i residenti la quota è di 90 euro: a loro è concesso avere – e non potrebbe essere altrimenti – una motorizzazione anche Euro zero. Per le auto ibride elettriche, a gas e metano si pagano 50 euro l’anno. Esentate dal pagamento le vetture a totale trazione elettrica. Previsto anche un ticket giornaliero di 5 euro, mensile di 20 e semestrale di 50 euro. Pagano 600 euro i bus turistici e i mezzi pesanti, come i camion.

Non sono soggetti all’acquisto del pass i possessori dei ciclomotori, che possono circolare senza alcuna limitazione così come le macchine delle forze dell’ ordine, gli autobus urbani, i mezzi di pronto soccorso e i vigili del fuoco. Invece taxi, veicoli della Protezione civile, veicoli per trasporto dei disabili, quelli dei medici convenzionati con l’ Asp, dei corpi diplomatici e della Croce rossa, i titolari dei tagliandi H per disabili devono prima registrare la targa in un apposito registro chiamato «lista bianca».

Aspetto fondamentale delle Ztl saranno le telecamere ed i varchi elettronici, che non sono però ancora in funzione. I primi tempi i controlli saranno affidati ai vigili urbani.

In quanto alle multe per i non autorizzati che entreranno nella Ztl, la situazione è la seguente: i guidatori di auto Euro 3 senza pass pagheranno 41 euro, 164 se la vettura è Euro 0,1 o 2. Attenti a non lasciare le macchine in sosta nella Ztl senza pass, in questo caso la multa è di 41 euro.

Presi d’assalto i centralini del numero telefonico dedicato per ottenere informazioni e chiarire dubbi, lo 091 350350 i cui operatori rispondono dalle 8.30 alle 18.30. Peccato che molti utenti non riescano a parlare con nessuno.

I titolari dei negozi che si trovano nella Ztl possono entrare, muniti di pass, con qualsiasi tipo di mezzo ma anziché pagare 90 euro dovranno sborsarne 100 come i non residenti.

Proprio per il pagamento e l’acquisto del pass i problemi ed i disservizi sono stati notevoli. Nonostante con grandi proclami il Comune avesse annunciato che la procedura poteva essere eseguita telematicamente, non tutto è funzionato per il verso giusto. Pochi i pass sinora richiesti e rilasciati, ovvero solo 20mila sui 250mila attesi. Segno che i palermitani non possono o non vogliono pagare questa ulteriore tassa.

Anche per chi il pass ha deciso di farlo, le spiacevoli sorprese non mancano: è ancora impossibile pagare il pass on line con carta di credito. I tecnici di Sispi e quelli degli istituti bancari non riescono a venire a capo del problema.

Intanto negli uffici Amat di via Borrelli aumenta la calca, interminabili le file di persone che cercano di mettersi in regola.
Confusione e nervosismi che potevano essere evitati con qualche sportello in più e alcuni inconvenienti tecnici in meno.

Coloro che sperano che la Ztl venga revocata annunciano battaglia. C’è anche Confcommercio che parla di un provvedimento non sostenibile, perché relativo ad un’area troppo vasta che potrebbe avere notevoli ripercussioni negative per il tessuto produttivo che si trova all’interno della zona a traffico limitato.

Il Comune comunque è corso ai ripari con l’istituzione di navette gratuite in centro.
Domani in Consiglio verrà votato il documento con cui si impegna l’ amministrazione a portare in aula un regolamento sulle zone a traffico limitato, che ancora non c’è.

Adesso si attende il pronunciamento del Tar sul ricorso, l’udienza si terrà il 6 aprile. E sono molti a sperare che la Ztl possa essere ricordata come un brutto sogno e che tutti circolino liberamente in città  dove e quando vogliono.

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