Prosegue la riattivazione della Ztl, a Palermo. La misura è stata nuovamente rilanciata il 13 settembre, con l’attivazione di 31 nuove telecamere per potenziare il servizio di sorveglianza.
Manovra sulla viabilità che, inevitabilmente, ha costretto gli automobilisti a deviare su altri tratti stradali, trascinando ulteriore traffico su viale Regione Siciliana e via Francesco Crispi, quest’ultima già congestionata dall’afflusso di mezzi pesanti. L’alternativa, se si vuole transitare con le proprie auto, è soltanto una: pagare e sorridere. Cinque euro il pass giornaliero, cento quello annuale.
Ztl a Palermo, cosa ne pensano i commercianti del Capo? (VIDEO)
Zona a traffico limitato fortemente voluta dall’assessore alla Mobilità Giusto Catania, al fine di ridurre al minimo l’emissione di polveri sottili nel centro storico. Il provvedimento è stato fortemente criticato da diversi operatori economici e dagli esponenti delle opposizioni, che avevano addirittura approvato un ordine del giorno per fermare la ripartenza della zona a traffico limitato. Ciò facendo riferimento alla situazione pandemica, nonché allo stato della viabilità cittadina, anche a causa delle condizioni di alcune infrastrutture chiave del capoluogo siciliano, come ad esempio il ponte Oreto e il ponte Corleone.
Ma l’assessore Catania, di concerto con il sindaco Leoluca Orlando, ha deciso di tirare dritto. Visione poco condivisa da una certa fetta di operatori economici. Come quelli del quartiere Capo, cuore pulsante della prima circoscrizione. Nel nostro giro di interviste condotto fra le vie del mercato, sono in tanti a chiedere una sospensione. Come Ugo Castelli, macellaio di piazza San Cosimo. “Abbiamo avuto un calo di clienti da quando è stata riattivata. Ora che hanno messo le nuove telecamere, la gente è restia ad entrare. Penuria maggiore nel pomeriggio, con il buio. Prima delle otto siamo già a casa”.
“Personalmente ho difficoltà ad arrivare a lavoro – commenta la dottoressa Provenzano -. Avere la Ztl limita di molto l’accesso. O paghi oppure entri a piedi, come ho deciso di fare io. Faccio molto prima rispetto al mezzo pubblico, specialmente la mattina o durante le ore di punta”. Opinione condivisa dalla farmacista Roberta Salem, “Noto un decadimento assoluto del quartiere. Il mercato sembra morto, da quando esiste la Ztl. Fino a 10 anni fa, la piazza era brulicante di artigiani e merci di tutti i tipi. Adesso è il deserto più totale”.
“Servono servizi di supporto e prezzi più accessibili”
Fra gli elementi maggiormente criticati dai commercianti, vi è sicuramente il prezzo dei pass giornalieri ed annuali, ritenuti troppo elevati. “Tanti clienti venivano da fuori – racconta il sig.Maniscalco dell’omonimo panificio -. Dopo la riattivazione della Ztl, ho avuto un grande calo. Si poteva potenziare, facendo un accesso più alla portata delle famiglie. Se, invece di cento euro, si fossero predisposti degli abbonamenti a 20-30 euro, la gente era più propensa a farli. Questo vale anche per noi che, per entrare a casa nostra, siamo costretti a pagare”.
Sistemi di mobilità alternativa citati anche dalla consigliera della I Circoscrizione della Lega Maria Pitarresi che, prima della riattivazione della zona a traffico limitato, avrebbe preferito una predisposizione preventiva di un piano di mobilità. “Ci aspettavamo che, sino al 31 dicembre, venisse sospesa alla luce della pandemia. Invece, a settembre, si è deciso a tutti i costi di ripartire con la Ztl, accedendo altre 31 telecamere. Questo, ovviamente, ha creato non pochi problemi in un territorio mancante e carente di servizi. E’ giusto voler tutelare l’ambiente e il patrimonio, ma servono alternative”. Tra i deficit della misura, l’esponente del Carroccio fa riferimento alla carenza di parcheggi e di mezzi navetta per spostarsi all’interno del centro storico.
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