La ztl notturna crea scompiglio in Consiglio comunale dopo la mezza imposizione all’assemblea del sindaco Orlando. Un provvedimento che dipende dall’approvazione dell’assestamento di bilancio che difficilmente lo stesso Consiglio non approverà.

Una delibera che, come si legge sul Giornale di Sicilia, non è ancora giunta a Sala delle Lapidi ma che potrebbe arrivare già da oggi. Il documento andrebbe nelle mani dei consiglieri tre giorni prima dell’ultimo giorno utile per la sua approvazione. Il 30 novembre, infatti, scade il termine entro il quale l’assestamento deve essere messo ai voti. E l’esito non è scontato visti i malumori che serpeggiano tra gli scranni del Consiglio comunale soprattutto dopo che Orlando ha messo a tacere le voci di dissenso sorte dalla “imposizione” della ztl notturna.

Oltre alla ztl notturna però il documento darebbe il via libera anche ad altri provvedimenti che porterebbero i consiglieri a considerare l’ipotesi di votare favorevolmente. Grazie all’assestamento di bilancio, l’amministrazione potrà disporre di un tesoretto che ammonta a 50 milioni, provenienti in larga parte dalla lotta all’evasione fiscale. Gran parte di queste somme andrebbero ai teatri palermitani in crisi di liquidità, agli interventi di derattizzazione e per il potenziamento della linea 101 dell’Amat in vista dell’istituzione della ztl notturna.  Altri 250 mila euro andranno, inoltre, alle  associazioni sportive.

“Non intendiamo essere gli zerbini dell’amministrazione – ha detto il consigliere di Forza Italia, Giulio Tantillo  -. Nessuno ha avuto l’accortezza di presentarci l’assestamento e dalle cose che abbiamo letto dalla stampa ci sono molte cose che non ci convincono”. Il forzista è uno dei contrari alla destinazione di un milione e 800 mila euro all’Amat per il potenziamento delle navette . “A noi la Ztl di notte nei fine settimana non piace per cui non voteremo nessun atto che porta in questa direzione”. Intanto i consiglieri saranno chiamati a votare l’atto d’indirizzo sulla mobilità del centro storico preparato dalla giunta, al quale il presidente del Consiglio Toto Orlando ha risposto con una serie di osservazioni.

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