Nemmeno il tempo di ipotizzare un accordo e già l’alleanza, o presunta tale, tra Renzi e Cuffaro fa già scalpore. La Lista Stati Uniti d’Europa per le elezioni europee di giugno sta prendendo forma ma il nome dell’ex presidente della Regione, ora leader della Dc, è già un nodo, dopo l’incontro avvenuto a Roma con l’ex premier e il senatore di Italia Viva Davide Faraone.

L’accordo dovrebbe prevedere l’indicazione da parte di Cuffaro di un suo candidato nel collegio Isole, senza simboli e senza sedersi al tavolo delle trattative per la lista Stati Uniti d’Europa per le elezioni di giugno. Di fatto però Cuffaro contribuirebbe al progetto portando in dote voti alla lista.

L’attacco di Pizzarotti

“Cara Emma Bonino, questa storia sta diventando un gioco delle tre carte. Cuffaro non candidato, ma suo genero Marco Zambuto si’? Se la notizia riportata da ‘Repubblica’ fosse confermata, e cioe’ che la Nuova Dc candiderebbe Zambuto nella lista Stati Uniti d’Europa per conto di Iv, non sarebbe un problema di Renzi, ma di +Europa”, scrive su X Federico Pizzarotti, presidente di +Europa. “Come puoi accettare di compromettere +E e la tua storia personale in un’alleanza politica ed elettorale con un signore condannato in via definitiva a sette anni per favoreggiamento dei mafiosi? Ti sembra una cosa in linea con Renew Europe? Come piu’ volte anticipato in Direzione, da presidente di +Europa non posso prestarmi a questa farsa lesiva degli interessi del partito e dei suoi elettori. Alle condizioni attuali non posso cofirmare, come da Statuto, la proposta di partecipazione elettorale. Fermiamoci, azzeriamo tutto e ripartiamo tenendo alti i nostri principi di onesta’, serieta’ e distanza assoluta da qualsiasi potere criminale”, conclude Pizzarotti.

Farone: “Nome di Cuffaro usato solo per fare polemica”

“Totò Cuffaro non si è mai offerto per la candidatura alle Europee”. Lo dichiara Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera. “Il suo nome è stato utilizzato solo per cercare di alimentare la polemica da parte di soliti noti, interessati a distruggere. Aver inserito in questa polemica tutti i democristiani, a cominciare da Clemente Mastella già ministro di Romano Prodi e oggi sindaco di Benevento è semplicemente vile e assurdo. Da ex iscritto ai Ds dico che la lista Stati Uniti d’Europa ha bisogno del voto di tutti. E che in generale la cultura democristiana rappresenta un contributo importantissimo per il Paese. Tra democristiani e populisti, io diessino dico che non esiste alcun paragone possibile. Basta insulti alla storia democristiana”, conclude.

Cuffaro, “Pizzarotti solo zizzaniatore”

Non tarda la replica di Totò Cuffaro: “Il signor Pizzarotti continua a fare il mestiere di ‘zizzaniatore’. Stia tranquillo e confermi, se lo vuole fare veramente, la sua partecipazione elettorale. Ne io ne altri miei parenti siamo e saremo
candidati in una lista dove possa solo paventarsi la sua giustizialista presenza. Se, invece, sta solo facendo il provocatore ‘Cicero pro domo Calenda’, abbia il coraggio di comportarsi di conseguenza. Ma sarebbe un comportamento da persona seria prima ancora che da politico corretto. Altra storia non credo gli appartenga” risponde secco Totò Cuffaro, segretario nazionale della Democrazia Cristiana.