Polemiche sui Frecciabianca, Cancelleri non ci sta

I treni Frecciabianca in Sicilia diventano il pomo della discordia.  Il debutto del treno dalla livrea bianca ha deluso i tanti pendolari che viaggiano lungo gli assi Palermo, Catania e Messina. E non mancano neanche le bordate bipartisan del mondo politico. C’è chi contesta la lentezza dei treni, c’è chi parla di occasione sprecata.

Cancelleri, Frecciabianca servono per garantire coincidenze

Ma in realtà, secondo la ricostruzione fornita a Blogsicilia dal sottosegretario alle infrastrutture Giancarlo Cancelleri, nessuno  aveva mai sostenuto e promesso che quei treni avrebbero portato l’alta velocità in Sicilia, sin da subito.

Cancelleri difende la strategia messa in campo dal governo e da Rfi per la mobilità in Sicilia. Questa la reason why: i Frecciabianca sono stati schierati in Sicilia, non per accelerare i  collegamenti interni, ma per garantire le coincidenze con la rete ferroviaria oltre lo  Stretto. “Un aspetto su cui nessuno si sta concentrando”, sottolinea Cancelleri.

Le parole di Cancelleri a Casa Minutella

L’avvio del Frecciabianca era stato annunciato dal sottosegretario in una puntata del talkshow Casa Minutella. Cancelleri aveva illustrato un piano “globale” per le infrastrutture, un piano in cui i Frecciabianca sono soltanto un tassello. Parlando di infrastrutture e mobilità con il direttore di Blogsicilia, Manlio Viola, il sottosegretario aveva indicato quali fossero i punti strategici affinchè la mobilità ferroviaria in Sicilia arrivasse alla tanto “agognata normalità”.

“Abbiamo stanziato 500 milioni di euro per l’attraversamento dinamico dello Stretto di Messina” aveva specificato Cancelleri, riferendosi ai collegamenti operati dai ferries. Il sottosegretario, inoltre, aveva sottolineato come quei fondi fossero immediatamente disponibili: “ Sin da subito,  sono a disposizione per comprare navi elettriche ed a gas naturale liquefatto, un nuovo naviglio più moderno, performante e meno inquinante. Ovviamente stiamo parlando della flotta dello Stato”.

Non solo una nuova flotta di traghetti, ma anche interventi mirati sulle infrastrutture: “A Reggio Calabria, Villa San Giovanni e Messina stiamo ristrutturando le stazioni, con un operazione molto importante sul piano decoro, ma al tempo stesso stiamo facendo gli approdi nuovi di Messina, Villa San Giovanni  e di Reggio Calabria, per le navi che imbarcano treni e auto”.

Cancelleri, dal 2024 i Frecciarossa sulla rete siciliana

Poi, sempre argomentando rispetto al tema della mobilità da e per la Sicilia in una prospettiva integrata, Cancelleri aveva parlato di treni. In particolare del Frecciarossa, previsto in Sicilia per il 2024.

“Stiamo ordinando 12 Frecciarossa da quattro carrozze ognuno. Nel resto d’Italia, dalla Calabria a Milano, questi treni viaggiano accoppiati: ogni convoglio quindi è composto da otto carrozze. Il progetto per la Sicilia funzionerà così: quando i treni arrivano a Villa San Giovanni, il convoglio da otto carrozze viene separato in due parti  per poi salire sui traghetti.  Per questa manovra non c’è bisogno che i treni vengano trainati dal locomotore, poiché sono muniti di batterie.  Una volta sbarcati in Sicilia, un Frecciarossa partirà in direzione di Catania, l’altro in direzione di Palermo. Significa che nel 2024 si potrà salire a Palermo su un Frecciarossa e andare a Roma, Milano o in ogni altra direzione, con un unico biglietto. Questo lo stiamo facendo adesso”.

Poi, infine, un riferimento anche al Frecciabianca. Quasi una profezia delle polemiche che sarebbero poi scoppiate: “Lo so che i siciliani si lamenteranno e diranno che il Frecciabianca costa troppo. Ma con i Frecciabianca ci stiamo avvicinando a quella tanta agognata normalità”.

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