Fava stronca Frecciabianca,  il nuovo servizio di Trenitalia in Sicilia

  • Basta inaugurazioni finte e photo opportunity
  • Frecciabianca impiega 3 e 15 minuti tra Palermo e Catania

I “Frecciabianca sono una fregatura”. La bocciatura del treno quasi ad alta velocità, che dal 14 novembre sarà in servizio tra Palermo, Catania e Messina, arriva dal presidente della Commissione Antimafia regionale, Claudio Fava, intervenuto alla quinta puntata di Casa Minutella.

Fava: “avrei disertato inaugurazione del Frecciabianca”

“I Frecciabianca collegheranno Palermo a Catania in 3 ore e quindici minuti – ha spiegato Fava – e di sicuro il problema dei trasporti ferroviari in Sicilia non si risolve con un vagone ferroviario più elegante e comodo. Serviva prima di tutto il doppio binario elettrificato“.

Quali alternative ha proposto Fava? Di sicuro avrebbe disertato l’inaugurazione. “Da presidente della Regione o da assessore ai trasporti avrei detto:  inauguratevelo da soli  il treno veloce Frecciabianca, che ci sta tre ore e un quarto per collegare Palermo e Catania”.

Le contestazioni mosse dall’esponente politico al servizio di Trenitalia si basano su dati oggettivi. Per il presidente dell’Antimafia regionale, si tratta di un collegamento che non ha nulla di innovativo sul piano tecnologico: “E’ un treno dove abbiamo soltanto un vagone ripulito, lucidato a fresco, eguale a quelli che vengono utilizzati sulle tratte di vera alta velocità da Napoli a Milano, che però qui va a bassa velocità. E’ una beffa che ricorda la mezza dozzina di inaugurazioni dell’autostrada Messina Catania”.

Fava: prima va raddoppiata la linea ferrata

Insomma, siamo alle solite. “In Sicilia siamo convinti che il taglio del nastro, la photo opportunity di fronte al treno lucidato a festa, siano da soli portatori di gloria e di consensi – spiega Fava –  ma è una fregatura. Se fosse dipeso da me, avrei detto a Ferrovie dello Stato, prima raddoppiate la linea per fare in modo che qui ci siano le condizioni strutturali per l’alta velocità e poi portate i modellini più lussuosi che avete per farci andare felici in treno da Catania a Palermo”.

Fava: Pnrr in Sicilia? Capacità di progettazione è da bocciati senza recupero

Strettamente collegata all’arrivo dei Frecciabianca è la gestione alla siciliana delle risorse del Pnrr. Il rischio, anche per Fava, è quello di una Caporetto per la burocrazia siciliana. “Con questa classe dirigente ci giochiamo il Pnrr. La bocciatura di 31 progetti dei consorzi irrigui ne è un esempio. Il governo regionale, in quel caso, si è difeso sostenendo che si tratta di misure pensate per il Nord. Ma poi abbiamo scoperto che in quello stesso settore la Calabria, non l’Emilia Romagna, ha piazzato venti progetti su venti. Quindi ci si rende conto che la capacità di progettazione della Regione è da bocciati a giugno senza recupero”.

 

 

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