Agita le acque politiche del governo Musumeci la sonora bocciatura – da parte del Governo nazionale – dei progetti siciliani presentati per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Su 63 presentati, sono ben 31 i progetti bocciati, per una perdita complessiva di 360 milioni di euro.
Le contestazioni
Si tratta di progetti idrici presentati dal Dipartimento regionale Agricoltura, su fondi PNRR dedicati dal Ministero delle Politiche Agricole. Nessuno dei 31 progetti, ha evidenziato il ministero, ha rispettato i 23 criteri previsti dal bando ministeriale. Tecnici esterni ai Consorzi di bonifica che hanno effettuato i controlli sulla qualità dei progetti senza avere i requisiti, ottenuti solo in data successiva agli accertamenti già svolti; progetti che ricadono in aree diverse della Sicilia ‘validati’ lo stesso giorno dal medesimo perito; carenza di documentazione a corredo delle domande di finanziamento. Sono solo alcune contestazioni del Mipaaf.
L’elenco delle 31 opere bocciate
In provincia di Trapani “Manutenzione straordinaria della rete irrigua nella conca del fiume “Delia” alimentata dalla diga Trinità” (16 mln); “ammodernamento dei sistemi di telecomando, telecontrollo ed automazione della consegna, finalizzati all’efficientamento , razionalizzazione ed al risparmio delle risorse idriche nel lotto irriguo Paceco” (4,3 mln); “Manutenzione straordinaria ed ammodernamento della rete irrigua esistente ricadente nel comprensorio irriguo sotteso al bacino “Rubino” finalizzata al risparmio idrico” (5,2 mln);
A Palermo: “Utilizzazione integrale delle acque invasate nel serbatoio di Garcia sul fiume Belice Sinistro” (43 mln, divisi in 4 interventi).
Ad Agrigento: “Progetto esecutivo per il miglioramento dei sistemi di adduzione e di distribuzione nel comprensorio Garcia-Arancio adduttori Destra Carboj e Sinistra Carboj , condotte principali 1 e 4 in agro di Castelvetrano, Menfi e Sciacca” (4,4 mln); “Progetto esecutivo per il miglioramento dei sistemi di adduzione e di distribuzione nei comprensori Castello Gorgo Raia , Fanaco – Platani Turvoli e San Giovanni Furore” (3,5 mln); “Progetto esecutivo per il miglioramento del sistema di vettoriamento dell’adduttore “Garcia-Arancio” e per la produzione di energia idroelettrica” (10 mln); “Progetto per l’alimentazione a gravità dei comprensori irrigui a monte della Diga Castello con utilizzazione delle acque del bacino Sosio-Verdura” (28 mln); “Progetto definitivo per l’attrezzatura del comprensorio irriguo Siritino Fasinella in territorio di Naro” (37,4 mln); “Progetto definitivo per l’alimentazione a gravità della vasca Alta Martusa di Caltabellotta e per l’irrigazione delle contrade Castello e Scirinda in agro di Ribera con utilizzazione delle acque delle dighe Prizzi e Gammauta” (39,1 mln).
A Gela (CL): “Rete irrigua dipendente dall’invaso Gibbesi” (31 mln); “Progetto esecutivo della rete irrigua dipendente dall’invaso Disueri ” (19,3 mln); “Ammodernamento delle infrastrutture dei comprensori irrigui denominati Biviere e Cimia mediante l’introduzione di sistemi di telecontrollo, telecomando e automazione alla consegna finalizzati alla maggiore efficienza flessibilità e dal risparmio delle risorse idriche” (15 mln).
A Ragusa: “Lavori di efficientamento dell’impianto irriguo di Valle dell’Acate” (3,3 mln). A Siracusa 5 interventi bocciati per circa 15 mln totali: “Lavori di manutenzione straordinaria e sistemazione idraulica dei canali di scolo del Pantano Gelsari e Lentini; dismissione delle terziarie in cemento-amianto; interventi nei Comuni di Lentini Carlentini e Francofonte.
A Catania: Canale Cavazzini a valle Torrente Monaci (11 mln); Lavori di completamento dello schema irriguo Gerbini (22,6 mln); “Ripristino ed ottimizzazione funzionale dei rami nord e sud-est dello schema irriguo sx Dittaino” (15 mln) e sostituzione cemento amianto (63 mln); “Ammodernamento e adeguamento funzionale della rete irrigua dello Schema Gerbini 4 – Lotto c.da CuticchiRamacca (Ct) – Progetto Esecutivo” (22,8 mln).
A Messina: “Razionalizzazione del sistema irriguo delle acque superficiali del fiume San Paolo nei comuni di Francavilla di Sicilia e Motta Camastra – Progetto esecutivo 2° stralcio (5,7 mln); “Razionalizzazione della canalizzazione irrigua fascia etnea valle dell’Alcantara – progetto esecutivo 2° stralcio” (3 mln); “Impianto irriguo consortile “Piana Moio” nel Comune di Moio Alcantara (2 mln).
M5s, “Scilla si dimetta, dichiarazioni farneticanti”
L’assessore Scilla la smetta di indossare i panni dello studente scarso che puntualmente dà la colpa dei propri fallimenti ai professori cattivi. Piuttosto si faccia da parte e dia spazio a gente competente. Abbiamo perso quasi mezzo miliardo di euro, una barca di soldi, qualcuno dovrà pur rispondere di questo danno enorme fatto alla Sicilia”. Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Giovanni Di Caro, in risposta a quelle che definisce “farneticanti dichiarazioni” dell’assessore regionale all’Agricoltura.
“Scilla ha puntato il dito contro il M5S, piuttosto che fare mea culpa e cercare di individuare le responsabilità di questo disastro”, conclude Di Caro.
Fallimento che dichiara il deputato Dedalo Pignatone, esponente M5s in commissione Agricoltura, “chiaramente risponde a dei parametri tecnici e non certo politici, rappresenta l’ennesimo fallimento della guida Musumeci e dell’assessorato regionale all’Agricoltura. Fossi in loro, mi vergognerei e mi dimetterei. Le valutazioni sono prettamente tecniche e gli incapaci che governano la Regione Sicilia dovrebbero smetterla di buttarla in caciara con la solita tiritera infantile e sterile di dare la colpa ad altri”.
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