- Cambia a Ragusa la sede dell’Hub per i vaccini
- Troppi disagi nell’area dell’ex ospedale civile
- Il sindaco ha individuato un nuovo sito
Troppe code e soprattutto tanti assembramenti nella sede dell’Hub di Ragusa, nell’area dell’ex ospedale civile. E così il sindaco, Peppe Cassì ha deciso di cambiare, individuando nei locali che ospitavano la facoltà di medicina al Centro
direzionale Asi, il nuovo sito per la somministrazione dei vaccini.
Le difficoltà
Il sindaco di Ragusa ha preso atto delle difficoltà e soprattutto dei pericoli per la diffusione del contagio in una zona che, in teoria, dovrebbe proteggere gli utenti. “Affinché la campagna possa – spiega il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì – svolgersi con la massima efficienza, è importante invece che i cittadini si sentano confortati e assistiti. Non ci sfuggono in tal senso le difficoltà che in alcune giornate si sono verificate all’hub vaccinale dell’ex ospedale civile, nonostante la buona volontà e l’impegno degli operatori Asp e il supporto logistico e di personale offerto dal Comune”.
Il Centro Asi
Per questo motivo abbiamo preso in considerazione – spiega il primo cittadino – siti alternativi da sottoporre alla valutazione di Asp. Dopo alcuni sopralluoghi congiunti i locali più idonei sembrano quelli che ospitavano la facoltà di medicina al Centro direzionali Asi, con spazi ampi e facilmente accessibili, che da qualche giorno ospitano in maniera efficiente il servizio di drive point per i test rapidi. La decisione sarà presa entro pochi giorni”.
La reazione del Pd
“Apprendiamo con viva soddisfazione che, finalmente, il sindaco di Ragusa si è reso conto che il centro per la somministrazione dei vaccini allocato presso l’ex Ospedale Civile presenta alcune criticità per gli utenti e, quindi, non è idoneo allo scopo”. Lo dichiara Giuseppe Calabrese, segretario cittadino del Partito Democratico di Ragusa, che aggiunge: “Già il mese scorso, con un comunicato, avevamo sollevato le nostre perplessità sull’organizzazione degli hub per la somministrazione dei vaccini nella nostra città, soprattutto in considerazione del fatto che i cittadini sono stati costretti a lunghe file attendendo il proprio turno all’aperto, esposti alle intemperie” conclude Calabrese.
Commenta con Facebook