• I sindacati protestano contro l’organizzazione dell’Asp all’Hub per i vaccini
  • Prevista una manifestazione martedì davanti alla sede dell’azienda sanitaria
  • Secondo i sindacati le code sono legate al tilt delle prenotazioni

I sindacati, che, da giorni, lanciano l’allarme sulle code di utenti in prossimità dell’ingresso all’Hub per i vaccini di Siracusa, hanno deciso di organizzare una manifestazione di protesta. Un sit-in che si terrà martedì alle 10 davanti alla sede dell’Asp di Siracusa per chiedere una revisione del piano per la regolamentazione degli accessi al locale di via Nino Bixio.

“Caos e code”

Negli ultimi due giorni, le code si sono snellite, rispetto ai primi giorni, in cui si sono verificati pericolosi assembramenti ma, a parere di Cgil Cisl e Uil, il rischio è sempre alto, perché le file non sono affatto finite. “Difficoltà per le vaccinazioni, specie degli over80 e di chi “a domicilio”, caos e assembramenti nei centri vaccinali, modalità di convocazione, sold out negli elenchi dei “panchinari” spiegano Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil Siracusa.

Il nodo delle prenotazioni

“Dalla accettazione in poi : ambiente ben organizzato, velocità, professionalità degli operatori sanitari tutti e grande disponibilità nella accoglienza. Presa in carico della persona, proprio come deve essere la sanità” spiega Valeria Tranchina, segretaria della Spi-Cgil. “Quindi, questa è la conferma che il problema sta nell’eccessivo numero delle prenotazioni (da piattaforma online e call center) rispetto alla capacità di vaccinazione attuata dagli operatori sanitari addetti a cui non può chiedersi più di quanto già fanno.  Allora, occorre o aumentare il numero dei vaccinatori o distribuire su altri centri attrezzati le prenotazioni, in entrambi i casi tutto è di competenza e fattibilità dell’Asp provinciale”

“Pronti ad aiutare l’Asp”

I sindacati hanno lanciato una proposta all’Asp. ““Chiediamo informazioni precise. – aggiungono i segretari – Ad esempio lo stato della campagna vaccinale degli over 80, per cui non esistendo anagrafica ed essendo necessaria volontarietà di richiesta di vaccino, ci siamo messi a disposizione concretamente nell’assistenza per la prenotazione su piattaforma online di una fascia di popolazione non così preparata alla tecnologia informatica e forse nemmeno in possesso di strumentazione”