Furto con spaccata nella notte tra martedì e mercoledì nel negozio Bruno Euronics di piazzale Bruno a Modica Sorda. Entità del bottino in corso di quantificazione

La solidarietà di Piero Torchi

“Ho sentito poco fa Giorgio Moncada per manifestare la solidarietà rispetto al barbaro atto delinquenziale subito dalla filiale di Modica della Bruno Euronics che magistralmente dirige. Le sue considerazioni, un misto di amarezza e delusione, dovrebbero fare riflettere circa lo stato di salute della città. Se delinquenti impuniti si sentono autorizzati a sfondare le vetrine e operare furti clamorosi in aree densamente abitate, o in pieno centro, come accaduto nei mesi scorsi in Via Sacro Cuore, evidentemente c’è la percezione che questa città sia pronta a diventare terra di conquista”, dice Pietro Torchi, direttore di Ecogest.

La raffica di furti

D’altra parte la raffica di micro furti, intrusioni negli appartamenti e proliferare della micro criminalità da il senso di un’escalation senza freni; di pari passo si riduce la sensazione di sicurezza nella cittadinanza che inizia ad avere paura, anche tra le pareti di casa o dei propri esercizi commerciali.

Ne si può buttare la croce sulle forze dell’ordine che, sotto organico, con mezzi insufficienti, e spesso inadeguati, devono garantire sicurezza in un territorio vastissimo; basti pensare che la polizia di stato da Modica deve garantire presenza e pattugliamento anche a Scicli, Pozzallo ed Ispica. Una missione impossibile che rende tutto più facile a chi ha deciso di puntare questo territorio.

Ma è anche la sensazione di abbandono a se stesso del centro storico, deserto nelle sere feriali, pista per le gare di auto e moto, nel quale scorrazzano gruppi mai rilevati solo qualche anno fa, che preoccupa e intimorisce i cittadini. È necessario un intervento congiunto ed autorevole delle istituzioni per richiedere più uomini e mezzi a disposizione delle forze dell’ordine, ripristinare la video sorveglianza, e instaurare un clima di sicurezza.

Ma soprattutto è necessario che gli amministratori locali futuri garantiscano nuova linfa e idee per consentire al centro storico di invertire questa rapida declino che ne sta facendo terra di nessuno. E qui non c’entrano nulla le forze dell’ordine; qui e compito della politica, della programmazione e di un rinnovato patto sociale del quale la città ha immediato bisogno.

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