“La notte scorsa ha subito danni gravissimi, a causa di un incendio, l’agenzia marittima di cui è titolare il vicesindaco di Pozzallo Raffaele Monte. Il grave fatto criminoso, sicuramente di natura dolosa, ha destato e desta grave preoccupazione in città”. Lo afferma il sindaco della cittadina ragusana Roberto Ammatuna che racconta quanto avvenuto nella notte fr ail 2 e il 3 giugno. “Le indagini dei carabinieri, che sono già state avviate, dovranno individuare gli esecutori del vile gesto – prosegue il sindaco -. A Raffaele Monte affettuosa, piena e totale solidarietà da parte dell’Amministrazione Comunale e dell’intera città di Pozzallo”.
La solidarietà dell’Anci
“Esprimiamo la nostra solidarietà al vice sindaco di Pozzallo, Raffaele Monte, che nella notte ha subito danni gravissimi a causa di un attentato incendiario all’agenzia marittima di cui era titolare”. Lo affermano Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’Anci Sicilia. “Si tratta di un gesto vile che va condannato senza mezzi termini e sul quale auspichiamo venga fatta al più presto chiarezza”, aggiungono.
Le indagini
Dalle prime indagini pare che i piromani abbiano agito prima della mezzanotte. Le fiamme si sono propagate nelle stanze del secondo piano dell’immobile, che adesso è inagibile. Sono stati eseguiti gli accertamenti sul luogo dell’incendio, i cui danni superano i 50mila euro. Interrogato anche Raffaele Monte, che svolge il doppio ruolo di amministratore e titolare dell’agenzia, in forte collegamento con la realtà portuale di Pozzallo.
L’incendio al bar di Catania
Sarebbero stati i due feriti nell’incendio dello scorso 4 aprile al bar Cioccolato caffè di Catania a causare intenzionalmente l’esplosione e il rogo che ha portato ad evacuare l’intero stabile sul lungomare etneo. A distanza di un mese e mezzo da quel terribile incendio scattano le manette per i presunti responsabili mentre viene mandato all’obbligo di dimora un terzo complice intervenuto in una seconda fase. Le accusate sono di incendio doloso, fabbricazione, detenzione e porto abusivo di armi e di congegni micidiali aggravati e favoreggiamento personale. I due esecutori materiali dell’attentato incendiario hanno 40 e 42 anni, e sono stati arrestati dalla Polizia su richiesta della Procura di Catania.
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