In merito all’indagine della Procura Regionale della CdC, sul progetto “Spartacus” attuato dal Ciapi di Priolo, i lavoratori degli ex sportelli multifunzionali diffondono una nota. Eccola: “Le attività inerenti all’erogazione di misure di politica attiva del lavoro, per soggetti che hanno beneficiato di ammortizzatori sociali in deroga nell’anno 2013, sono state regolarmente svolte e gli obiettivi raggiunti, così come risulta dalla documentazione prodotta in sede di rendicontazione, ove la spesa è stata riconosciuta legittima”.
“Riteniamo pertanto – proseguono gli sportellisti – che il progetto necessiti di una analitica valutazione piuttosto che di una indagine a campione, effettuata su un esiguo numero di colleghi dei quali vengono, peraltro, riassunte le dichiarazioni rilasciate, verosimilmente, in più ampio contesto. Avendo prestato l’attività in argomento con impegno, dedizione e, ci si consenta, competenza non consentiremo ad alcuno di calpestare la nostra dignità di onesti lavoratori e, se necessario, rivendicheremo il rispetto del lavoro prestato presso ogni idonea sede, anche legale”.
“Nutriamo il sospetto – concludono gli ex sportellisti – che chi non ha potuto mettere le mani sulla somma destinata al Ciapi, aveva un concreto interesse ad ostacolare quel percorso, sfociato in più di una norma di legge, che mira alla valorizzazione della nostra professionalità. Abbiamo le leggi che ci tutelano, leggi che vengono disattese ed è questo il vero scandalo, il vero scandalo è non ottemperare al diritto degli utenti di avere erogate le politiche attive, per volontà di un governo insipiente e cieco. Auspichiamo che tutto questo non sarà un pretesto per bloccare le procedure di avvio al nostro lavoro, come previsto dalla recente norma approvata dal parlamento siciliano”.
(foto di repertorio)
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