Si aprono le porte del carcere per il bidello accusato di avere abusato di un’alunna migrante di 16 anni da qualche mese sbarcata in Sicilia che frequenta una scuola di Ragusa.

L’uomo, 53 anni, lo scorso 7 giugno era stato fermato con l’accusa di avere avuto alcuni rapporti sessuali nei locali della scuola dopo la chiusura dell’istituto ed era finito ai domiciliari (che ha scontato nella sua abitazione di Ispica).

Con un nuovo provvedimento emesso dal Gip del Tribuna le di Catania che ha competenza per questo tipo di reati ha disposto l’arresto in carcere per il bidello per prostituzione minorile aggravata dall’aver approfittato della situazione di necessità economica della piccola vittima. 

All’uomo è contestata anche la violenza sessuale perchè costringeva la minore a subire atti sessuali consistenti nel palpeggiamento del seno, approfittando della minore quando sola in aula ed ancora per aver condotto la vittima in una stanza vicino la palestra, bloccandola con forza, tappandole la bocca per non farla urlare e costringendola ad avere un rapporto sessuale contro la sua volontà, reati tutti aggravati dalla minore età e dalla funzione ricoperta dal bidello.

Il giudice ha ritenuto veritiere le dichiarazioni della minore straniera e “per la eccezionale spregiudicatezza mostrata dall’indagato”, ha ritenuto potesse reiterare i gravissimi reati ai danni di piccole vittime. Ad eseguire l’arresto sono stati gli agenti della Squadra Mobile di Ragusa che lo hanno portato in carcere.