La Polizia a seguito dello sbarco di ieri ha raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico di: SNOSSI Fathi, nato in Tunisia il 24/09/1999. Secondo i testimoni è lui che avrebbe condotto l’imbarcazione partita dalle coste tunisine.

I migranti, in totale 48,  sono stati ospitati presso l’Hot Spot di Pozzallo per essere visitati, identificati e trasferiti in altri centri.

Gli uomini della Polizia di Stato – Squadra Mobile Questura di Ragusa – con la partecipazione di un’aliquota della Guardia di Finanza di Pozzallo ed una dei Carabinieri hanno sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria lo scafista tunisino. Dalle indagini sarebbe  emerso che l’uomo, a differenza di tutti gli altri fermi ad oggi operati, era il proprietario della barca, per la precisione il figlio di colui che aveva organizzato il viaggio.

I viaggiatori sarebbero stati sistemati in un appartamento in Tunisia e il giorno della partenza sarebbero stati condotti su una piccola spiaggia da dove sono salpati. Per evitare responsabilità il proprietario della barca ha fatto condurre l’imbarcazione ad un connazionale ma le indagini hanno escluso fosse parte dell’organizzazione avendo anch’egli pagato quasi 2.000 euro come gli altri passeggeri.

Al termine delle indagini, lo scafista è stato associato presso la casa circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria iblea competente territorialmente.