La Polizia di Ragusa a seguito dello sbarco di ieri di 234 persona ha raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico di: MANE Braima, nato in Guinea Bissau il 15.08.1977 e DIARA nabah, nato in mali il 01.01.1997.

Secondo i testimoni sarebbero loro che hanno condotto le imbarcazioni partite dalle coste libiche.

I migranti provenienti dal centro Africa sono stati ospitati presso l’Hot Spot di Pozzallo per essere visitati, identificati e trasferiti in altri centri.

MODALITA’ DI SOCCORSO IN MARE. Sabato scorso intorno alle ore 09:00, IMRCC di Roma inviava la nave VOS HESTIA (ONG Save the Children) nel punto di mare dove era stata segnalata un’imbarcazione carica di migranti. Alle 11:00 la VOS HESTIA intercettava il natante segnalato ed accertava trattarsi di un gommone che a causa del sovrannumero di passeggeri navigava in scarse condizioni di galleggiabilità. Alle ore 12:00 avevano inizio le operazioni di trasbordo sulla VOS HESTIA, che si concludevano alle ore 12:40 consentendo di trarre in salvo i complessivi 142 migranti.

Prima di questo evento la nave VOS HESTIA aveva eseguito un altro recupero in mare ed un trasbordo di 71 migranti da parte della nave “Andrea Doria” della Marina Militare Italiana.

Al termine di tutte le operazioni di salvataggio, la nave VOS HESTIA riceveva disposizioni da IMRCC di dirigersi verso il porto di Pozzallo, dove giungeva alle ore 15:00 del 16.10.2017 con complessivi 234 migranti. Dopo le operazioni sanitarie di rito, i migranti venivano trasferiti presso l’Hotspot per le operazioni di identificazione ove nelle more, iniziava l’attività info –investigativa.

LE INDAGINI. Gli uomini della Polizia di Stato – Squadra Mobile Questura di Ragusa – con la partecipazione di un’aliquota della Guardia di Finanza di Pozzallo ed una dei Carabinieri hanno sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria 2 scafisti.

Le indagini, grazie alla collaborazione dei migranti, ha permesso di appurare che un’imbarcazione in legno fosse condotta da un solo scafista poi tornato indietro con subito dopo il soccorso mentre un gommone è stato condotto da due scafisti. I migranti hanno pagato tutti mediamente 400 dollari e sono partiti dalla Libia.

Al termine delle indagini, gli scafisti sono stati associati presso la casa circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria iblea competente territorialmente.

Dalle indagini è inoltre emerso che un giovane gambiano ferito da un colpo d’arma da fuoco era stato rapinato in Libia una settimana prima della partenza e nonostante tutto era riuscito ad intraprendere il viaggio.