“Pieno accordo ad esaminare le richieste degli architetti per rivedere la legge 13/2015 sui centri storici che così com’è non funziona”. Lo ha detto l’assessore regionale ai Beni culturali Carlo Vermiglio intervenendo al VI congresso regionale della Consulta degli Architetti di Sicilia in corso a Ragusa.

Il recupero dei centri storici che rappresentano un patrimonio importantissimo per la nostra Isola e per il turismo – ha detto Vermiglio rispondendo ad una sollecitazione del presidente dell’Ordine degli architetti di Palermo, Franco Miceli – devono avvenire nel rispetto della storia, dei beni culturali, diventando l’occasione per far tornare vivi i centri storici. Pronti a discutere sulle modifiche da apportare”.

Dura la critica degli architetti che con Miceli hanno definito “una vergogna la legge 13 del 2015 perché non tiene conto dei passi avanti fatti nella tutela e nelle strategie di intervento nei centri storici, disconoscendo le specificità del grande patrimonio storico architettonico e ambientale presente in Sicilia. E’ una legge che può arrecare danno anziché tutelare”. Presente ai lavori anche il presidente della Commissione attività Produttive e componente della IV commissione Ambiente e territorio, Giuseppe Laccoto. “Chiederò – ha detto Laccoto – un’audizione della Consulta degli Architetti sulla proposta di modifica della legge”.