Sono ormai soprannominati ‘I furbetti del cartellino’ o, usando un termine moderno, ‘I furbetti del badge’. Sono quei dipendenti comunali che, dopo aver timbrato il cartellino, abbandonando il posto di lavoro.

I Carabinieri ne hanno scoperti cinque al comune al comune di Scicli e hanno dato esecuzione a delle misure cautelari interdittive.

Le indagini, condotte dai militari dell’Arma con il coordinamento della procura di Ragusa, tra gennaio e febbraio 2016, hanno permesso di accertare come gli indagati, in svariate occasioni, dopo aver timbrato il cartellino per sé e per altri, si allontanavano dal posto di lavoro per questioni personali senza avere ottenuto alcun permesso e, di conseguenza, non rispettando così gli orari di servizio stabiliti da contratto.

Gli indagati fanno tutti parte del settore amministrativo e, in particolare, sono impiegati del “servizio scuolabus”; gli stessi, una volta completato il servizio di trasporto alunni alle scuole, invece di svolgere le successive mansioni previste da contratto, si allontanavano senza alcun permesso dal posto di lavoro per svolgere affari personali, nonostante risultassero in servizio, per poi ritornare in tempo per timbrare l’uscita.

Le indagini dei Carabinieri sono state supportate  delle telecamere che riprendevano il dispositivo di controllo e timbratura dei cartellini personali dei dipendenti. In questo modo è stato possibile accertare il modus operandi dei cinque indagati.

L’accusa nei confronti degli indagati è di truffa in concorso ai danni di un ente pubblico e di false attestazioni o certificazioni da parte di dipendente pubblico.

I cinque dipendenti del comune di Scicli, sono stati interdetti dal lavoro per tre mesi.