Altri tre arresti per la sparatoria di Vittoria, avvenuta in pieno centro storico, nel pomeriggio del 21 novembre scorso.

La Polizia ieri ha bloccato tre vittoriesi accusati di tentato omicidio nei confronti di un cittadino tunisino, già fermato qualche ora dopo il conflitto a fuoco in via Ipperia, prospiciente la vallata dell’Ippari.

I poliziotti hanno identificato tre uomini di 26, 30 e 33 anni che hanno tentato di uccidere l’extracomunitario per questioni di carattere personale.

In questi giorni le indagini sono proseguite serrate.

Subito dopo la sparatoria, era scattato il fermo per T.Z, 26 anni, tunisino, che deve rispondere “di detenzione illegale di armi da sparo e porto in luogo pubblico”.

Le indagini, condotte dagli agenti della Squadra mobile di Ragusa, hanno consentito di scoprire che ci sarebbe stato uno scontro a fuoco tra più persone, come emerge dai bossoli di fucile e di pistola rinvenuti dagli inquirenti nel corso dei sopralluoghi compiuti dalla Polizia scientifica.

In merito al giovane nordafricano, che è stato condotto in carcere, sono stati ravvisati elementi per indicarlo come uno dei partecipanti alla sparatoria, inoltre è stato trovato e sequestrato un fucile, presumibilmente utilizzato dal ventiseienne. Il rinvenimento dell’arma è stato determinante per inchiodare l’indagato.

E’ probabile che ci sia stato un regolamento di conti all’interno di un gruppo di persone.

Dalle risultanze investigative è emerso che prima della sparatoria, due soggetti avevano avuto una lite animata davanti casa di uno dei due. Dopo insulti e spinte, e l’intervento di altri soggetti che faceva precipitare la situazione, i due uomini si sarebbero allontanati per poi tornare armati, chi di fucile chi di pistola.

Numerose le perquisizioni effettuate dalla Squadra Mobile e dal Commissariato di Vittoria che hanno consentito di rinvenire la pistola probabilmente utilizzata per sparare al tunisino.

(foto di Franco Assenza)

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