“La pazienza dei ragusani è finita”. Così il sindaco di Ragusa, Giuseppe Cassì, ha aperto il suo discorso al termine della marcia lenta organizzata oggi sulla Strada Statale 514 per protestare contro il Governo nazionale che non ha proceduto all’approvazione del progetto esecutivo della Ragusa-Catania. “Un’autostrada che si aspetta da decenni e che non vede ancora la luce”, affermano i residenti. Ora si aspetta la riunione del Cipe del 13 maggio quando dovrebbe arrivare finalmente il via libera al progetto esecutivo.

E proprio per incalzare il governo è stata promossa questa marcia simbolica e ridotta rispetto alle precedenti due edizioni, che ha rappresentato un momento di protesta di tutto il territorio per chiedere con forza il via libero mal progetto. Afferma l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone: “Chiediamo al Governo nazionale di interrompere la melina in corso e di far seguire alle parole i fatti. La Ragusa-Catania è un’opera irrinunciabile che garantirebbe una svolta per il territorio di 3 province”.

“Non possiamo più accettare che una infrastruttura così strategica per lo sviluppo economico del nostro territorio, che collega tre province e due aeroporti, non riesca a vedere la luce dopo vent’anni d’attesa. Assistiamo all’ennesima puntata di una triste telenovela, che vede il Cipe protagonista di continui rinvii, quando invece basterebbe soltanto l’agognata autorizzazione per mettere fine a questa mortificante vicenda per la comunità iblea e non solo” hanno detto, in una nota congiunta, Paolo Sansaro, segretario generale della Cisl Siracusa – Ragusa, Sebastiano Cappuccio, segretario generale della Cisl Siciliana e Paolo D’anca, segretario della Filca Siciliana che stamattina, con tutte le delegazioni di tutte le province siciliane della Filca Cisl Siciliana, hanno partecipato alla manifestazione organizzata per sensibilizzare il governo nazionale in merito alla realizzazione del raddoppio della Ragusa-Catania.

“Rivendichiamo con forza – continua la nota- che il Cipe faccia la sua parte e si attivi immediatamente per dare il via all’opera, già finanziata, e ci auguriamo che il 13 maggio prossimo, data in cui è stata convocata l’ennesima riunione, sia una data storica per il riscatto e il giusto riconoscimento delle potenzialità del nostro territorio”.

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