Il Tribunale del Riesame ha rigettato la richiesta di revoca del provvedimento di arresto nei confronti di uno dei due quindicenni ritenuti responsabili del delitto di Capodanno, avvenuto nei pressi della discoteca la Dolce Vita, a Vittoria, in contrada Alcerito.
Un tunisino di 30 anni finito con colpi di spranga e un coltello
La vittima, Marouene Slimane, tunisino di 30 anni, venne aggredito da tre ragazzi rumeni, due quindicenni e un diciottenne e finito con colpi di spranga e con un coltello.
Il difensore del 15enne aveva chiesto che il minore andasse in comunità
Il Tribunale catanese ha rigettato la richiesta del difensore del ragazzo più giovane, che aveva compiuto quindici anni nell’agosto scorso, che aveva chiesto una misura meno afflittiva e la collocazione del ragazzo in una comunità per minori ai fini di una rieducazione.
“Nessun segno di contrizione o ravvedimento”
Il tribunale ha rigettato la richiesta, sottolineando come non ci sia, da parte del ragazzo, nessun segno di contrizione o di ravvedimento.
I due minorenni restano detenuti
Il 20 gennaio, analogo provvedimento era stato assunto nei confronti dell’altro minorenne, che qualche giorno fa ha compiuto 16 anni in carcere, difeso dall’avvocato Antonella Brancaforte. I due restano detenuti, il quindicenne nel carcere catanese di Bicocca, il sedicenne ad Acireale.
Cosa è accaduto dopo il delitto
Per l’omicidio, come detti, vennero arrestati, alcune ore dopo, tre giovani rumeni, fuggiti dal luogo della brutale aggressione a bordo di una Fiat Marea, sulla quale c’erano altri due ragazzini, un dodicenne e una tredicenne. I ragazzi erano poi tornati indietro sul posto del delitto poco dopo le 7 per recuperare il motorino di uno dei quindicenni ed erano stati subito bloccati dai carabinieri.
Si erano anche recati in ospedale
Nel lasso di tempo precedente si erano recati in ospedale per medicare la mano del maggiorenne ed avevano poi trascorso del tempo nell’abitazione di uno dei tre.
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